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Ritorno dall'Aldilà con quadri





È da millenni che l’uomo racconta di qualcuno che sia tornato in vita dall’Aldilà. Alcuni sono miti, altre leggende, altre volte, come questo caso fatti reali e documentati. La critica d’arte e la Stria della stessa già da tempo si è diffusa nel cercare di comprendere se dietro alcuni dipinti vi siano simili “esperienze di confine” come oggi le chiama una certa indagine scientifica. Vi sono studiosi che hanno individuato “viaggi astrali” nelle tavole di Hieronymus Bosch e negli acquerelli di William Blake o ancora in Salvador Dalì e molti altri. Il confine tra il nostro mondo e quello dell’Oltre è sempre stato fonte d’inquietudine, perciò chi lo varca e può tornare a raccontarlo assume quasi una connotazione eroica e ancestrale. È il desiderio d’immortalità che ogni uomo porta con sé come sappiamo dai tempi di Lazzaro o dei più antichi egizi. Il sogno dell’”eterno ritorno” è pertanto parte della natura umana, aliena a nessuno tra chi cammina su questa terra.


Così è accaduto a l'attore Shiv Grewal, un uomo di sessant’anni, che nel 2013 subì un arresto cardiaco subito dopo un pranzo con la moglie a Peckham, nel sud-est di Londra. Per sette lunghi, interminabili minuti, il suo cuore ha smesso di battere per poi riprendere regolarmente. Grewal, ritornato tra i viventi, adesso ha deciso di raccontare, mediante la sua arte, cosa ha sperimentato in quegli attimi che gli hanno fatto provare l’esperienza del passaggio tra la vita e la morte. Non potendo più calcare nuovamente il palcoscenico a causa dei problemi al linguaggio derivatigli dall’infarto protratto nel tempo, Grewal ha preso a dipingere ciò che dice di aver visto nel suo viaggio post-mortem con opere dai colori squillanti e sfumati dall’indubbio gusto metafisico.


Dice l’artista a tale proposito: «Era come se fossi nel vuoto, come se mi stessi staccando dal corpo: sapevo che in qualche modo ero morto, ero consapevole di quanto mi stava accadendo. Ho visto meteoriti, lo spazio, era come se viaggiassi verso la luna» e prosegue: «Adesso voglio raccontare con la mia arte cosa sperimenta una persona quando varca la soglia dei non viventi. Pur sapendo che ero morto, sapevo anche che c'era la possibilità di tornare a casa… Volevo tornare alla vita, al mondo materiale e a mia moglie».


Queste tele così suggestive, misteriose e pregne di una mistica esperienza non comune, saranno esposte in un’importante mostra che vedrà le sale del The Sanctum Hotel di Londra dal 15 agosto al 24 settembre prossimo, quale adeguato luogo ad esse e ai visitatori che vorranno affrontare una singolare esperienza visiva.



DPF

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