Sferrato un altro duro colpo ai Casamonica. La Polizia di Stato, su richiesta della Dda, sta eseguendo infatti misure cautelari per associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni nei confronti di appartenenti al clan, oltre a un sequestro ai fini della confisca per circa 20 milioni di euro. Dalle prime ore di questa mattina, piu' di 150 uomini della Polizia di Stato del Servizio centrale Operativo, della Squadra mobile di Roma e del commissariato Romanina hanno dato appunto esecuzione all'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione distrettuale Antimafia, nei confronti di appartenenti al clan Casamonica. Contestualmente all´esecuzione delle ordinanze e' stata data esecuzione al decreto di sequestro di beni ai fini della confisca emesso dal Tribunale di Roma-Sezione delle misure di prevenzione per un valore di circa 20 milioni di euro. Di fondamentale importanza per l'operazione, denominata "Proteggiamo Roma", sono state le intercettazioni, audio e video, oltre al ruolo fondamentale delle dichiarazioni di 4 collaboratori di giustizia. Importanti in particolare le dichiarazioni di un membro "intraneo" alla famiglia che ha potuto tracciare l'organigramma dell'organizzazione, riferire in merito alle attività delittuose perpetrate e, soprattutto, spiegare le dinamiche interne al gruppo, impossibili da ricostruire in altro modo considerato l'utilizzo del sinti, lingua difficilmente decifrabile. Grazie a queste dichiarazioni è stato possibile non solo riscontrare i singoli episodi delittuosi ma soprattutto dimostrare "l'esistenza di un sodalizio criminoso - spiegano investigatori e inquirenti - caratterizzato, nel suo operare, da modalità evidentemente mafiose".
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