Raffaella Rosati, già consigliere municipale e ora candidata al Comune di Roma con la lista di Fratelli d’Italia a sostegno di Enrico Michetti, presenta le ragioni della sua discesa in campo, chiude a ogni tensione tra il candidato sindaco e la leader del suo partito Giorgia Meloni, che sarà determinante per la vittoria, essendo, a suo parere, la lista di Fdi la più forte tra quelle presentate dal centrodestra.
Quali sono le ragioni della sua candidatura?
«Ho scelto di essere in campo perché voglio decoro per la mia città, ma soprattutto per mettermi a disposizione di una Roma, che oggi è sporca e decadente. In qualità di candidata, mi sembra ovvio che le debba essere restituito ciò che merita, ovvero il potere e le risorse che dovrebbe avere la capitale d’Italia, troppo spesso dimenticata da chi oggi è al governo del Paese».
Perché ha scelto Fratelli d’Italia?
«Stiamo parlando di un partito nato nel cuore di questa città e quindi fortemente radicato in tale contesto. Non a caso è quella forza politica che più risente un maltrattamento ingiustificato nei confronti di una città, per cui invece nutriamo grande amore. Ci contraddistingue proprio il nostro senso di appartenenza».
Ci racconti della sua giornata tipo…
«Sono sempre tra la gente. Gli elettori comprendono l’empatia con cui mi sto impegnando nel cercare di vincere una battaglia, che non è semplice, ma per la quale ce la stiamo mettendo tutta. Battersi per il territorio, come ho già fatto in questi anni da consigliere municipale, è la priorità. Conosco perfettamente le problematiche che sono presenti nei vari quartier perché mi arrivano quotidianamente denunce e segnalazioni da parte delle persone che credono nel lavoro che svolgo e a cui cerco di dare risposte».
Ritiene che Michetti possa vincere?
«Ne sono convinta. E’ una persona valida dal punto di vista amministrativo che può contare sul supporto della nostra leader Giorgia Meloni, che sicuramente sarà con lui spalla a spalla nei prossimi giorni di campagna elettorale».
La sua assenza ad alcuni eventi organizzati da Fratelli d’Italia, però, ha lasciato qualcuno perplesso…
«Vivo le cose dall’interno, perché frequento e milito nel mio partito. Le posso assicurare che Meloni e Michetti, nei fatti, sono uniti più che mai. Non a caso la nostra leader, nell’ultima conferenza stampa, ha affermato di essersi battuta, in prima persona, per la scelta di Michetti come candidato sindaco. So, con certezza, inoltre, che sta chiedendo a tutti i suoi simpatizzanti, che inizialmente avevano indicato l’ex ministro come primo cittadino della capitale, di mobilitarsi e votare come se fosse in campo Meloni».
In passato, anche nel suo partito, sono circolati diversi nomi. Un esempio è quello di Rampelli…
«Stiamo parlando di un’altra persona validissima. E’ una questione di scelte del mio partito, su cui non mi sento di entrare in merito. So, però, che tutti appoggeranno Michetti e lo accompagneranno in un nuovo percorso amministrativo».
A proposito di buon governo, in tanti ancora oggi criticano l’esperienza Alemanno. E’ d’accordo?
«La sua è stata una grande vittoria, seguita da un buon ciclo amministrativo. Mi auguro che possa ripetersi presto e che anche lo stesso Alemanno abbia occasione di rivalersi. Come abbiamo visto, infatti, si è strumentalizzato ingiustamente su chi ha ben fatto il suo dovere. Stiamo parlando di chi certamente ha dato un contributo per questa città».
Meglio di quello dato dalla Raggi e dai 5 Stelle?
«Quello che è accaduto con l’ultimo sindaco, parlando con persone che sono più grandi di me, non si è mai verificato negli ultimi cinquanta anni di storia politica romana. Non si è mai vista una cosa del genere. Immagino, di conseguenza, che presentare oggi un candidato tecnico e meno politico che sappia risolvere dei problemi possa essere premiato dai cittadini. Stiamo parlando di un tecnico, che pur essendo stato sponsorizzato dalla Meloni, ha le competenze giuste per chiudere una serie di questioni lasciate aperte. Abbiamo, pertanto, tantissime aspettative e siamo speranzosi per quello che potrà fare la futura amministrazione guidata da un profilo innanzitutto competente e riconosciuto in gamba non solo dai romani».
A suo parere, quanti consiglieri potrà eleggere Fratelli d’Italia?
«Rappresentiamo per il centrodestra una grande risorsa. Puntiamo sicuramente ad arrivare primi ed avremo la maggioranza di consiglieri rispetto alle altre forze della coalizione, che rispettiamo, essendo alleati e con cui lavoreremo insieme. Siamo, però, il partito più radicato e quindi siamo certi che le persone lo dimostreranno anche con il voto».
Di Edoardo Sirignano
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