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Saccone: «Lorenzo ne uscirà e la linea è stabilita: noi resteremo con il centrodestra»

Antonio Saccone, Portavoce UDC al Corriere della Sera:




È stato uno dei primi a sapere dell’avviso di garanzia per associazione a delinquere ai danni di Lorenzo Cesa. Non è stato un risveglio come gli altri per Antonio Saccone, il senatore fedelissimo del segretario dell’Udc, corteggiato dalla maggioranza giallorossa per diventare un costruttore.


«Con questa storia Lorenzo non c’entra nulla», sbotta prima ancora di rispondere alla domande.


Senatore, ha parlato con Cesa?

«Certo, l’ho sentito molto sereno. Il dato di oggi è un altro».


Quale?

«È stato inondato da chiamate e messaggi di solidarietà. Per dire, l’Udc ha circa 20 consiglieri regionali e 1.700 consiglieri comunali».


Questa inchiesta vi è sembrata ad orologeria?

«Neanche per sogno».


L’inchiesta nei confronti del vostro segretario affossa i futuri costruttori?

«Lorenzo è una persona limpida. In merito a quel pranzo con quei signori le posso dire una cosa».


Prego.

«Come tutti i parlamentari di rilievo Lorenzo segna tutti gli incontri con i consiglieri comunali, regionali, con i colleghi deputati e senatori. A lui non risulta il pranzo con quei signori. Vedrete che ne uscirà bene».


Tornando alle trattative e al potenziale gruppo dei costruttori. A questo punto entrerete in maggioranza?

«Sabato scorso la segreteria politica dell’Udc ha espresso una posizione chiara e netta: noi siamo contro il governo Conte».


Non riaprite il confronto con Conte?

«No, restiamo all’opposizione. La nostra coalizione è quella di centrodestra. Quante volte lo dobbiamo ripetere?».


Resta il fatto che la sua collega Binetti resta più aperturista.

«Nelle prossime ore ci vedremo con calma e ribadiremo la linea della fermezza».

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