E, finalmente, venne il giorno di Salini. Dopo settimane complicate, tormentate, segnate da polemiche roventi, l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha deciso di battere un colpo. Anzi, due a dire il vero, in modo da far sentire alla Lega, e al direttore di Rai Uno, Teresa De Santis, che ne interpreta il pensiero chi è che comanda a viale Mazzini. Evidentemente il Movimento 5 Stelle, sponsor politico dell’Ad, ha deciso di giocare la partita sulla Rai, oltre a quella del governo. E così Salini, volendo accelerare i tempi, in mattinata ha presentato il piano industriale ai dipendenti, puntando su Geppi Cucciari che ha preso la palla al balzo per ironizzare su Salvini, in modo da renderlo operativo il prima possibile. Ovviamente i salviniani della Rai, soprattutto coloro che si sono scoperti leghisti negli ultimi tempi dopo essere stati un po' di tutto prima, a seconda della maggioranza di governo diciamo, lo sconcerto è stato mascherato con un sorriso a denti stretti. Fra le novità ci sono le superdirezioni che tolgono i poteri ai direttori di rete. Un obiettivo, questo, che Salini vuole centrare il prima possibile. E poi ha messo mano al prodotto incontrando Fiorello.
In pratica Salini sta trattando personalmente il ritorno in Rai dello showman, volendo evitare che altri ci mettano le mani sopra. Chiaro il segnale: la tv pubblica deve tornare a correre, ma non seguendo solo il percorso voluto dalla Lega. Non a caso il capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza, Davide Faraone, e il segretario della commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi, in una lettera inviata al presidente della commissione, Alberto Barachini, insistono sulla questione della “tutela del pluralismo e della correttezza dell'informazione. Per i due esponenti dem “è opportuno che la Commissione verifichi come stanno esattamente le cose su 'Uno Mattina', per cui Le chiediamo di attivarsi affinché i commissari possano al più presto sentire in audizione sia il direttore del Tg1, Giuseppe Carboni, che la direttrice di Rai Uno, Teresa De Santis". "Secondo indiscrezioni - spiegano Faraone e Anzaldi nella lettera - e notizie di stampa non smentite, per l'edizione estiva di 'Uno Mattina', uno degli spazi di informazione più seguiti del servizio pubblico, la direzione di Rai Uno starebbe ricorrendo in maniera massiccia ad assunzioni esterne, peraltro selezionate con il comun denominatore del pubblico sostegno a Matteo Salvini e alla Lega. In certi casi queste assunzioni sarebbero già state perfezionate, come confermato dai diretti interessati suoi loro profili social. La situazione ha destato tali preoccupazioni dentro la stessa azienda, che il direttore del Tg1, Giuseppe Carboni, che ha la corresponsabilità editoriale della trasmissione, avrebbe addirittura inviato una lettera ufficiale all'amministratore delegato Salini, mettendo per iscritto il rischio di faziosità per la nuova edizione della trasmissione. Si tratta di un'iniziativa senza precedenti".
di Alberto Milani
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