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Sanremo, che affare!


di Michele Lo Foco

Concludo l’esame su SanRemo, iniziato con una nota ambientale e poi con un esame legale, con una considerazione tecnica, che ho lasciato per ultima in quanto la tecnica canora è l’ultima qualità di cui si è occupato Amadeus.

Resta il dato conclusivo che il festival inteso come il regno di un presentatore lasciato libero di folleggiare talvolta guidato da un partito talvolta da un agente, alla ricerca di un successo sempre maggiore è una formula sbagliata, velleitaria e privatistica che nulla ha a che fare con il servizio pubblico.

Se poi anche il dirigente Rai delegato non ha alcuna idea di cosa sia il servizio pubblico, allora non dobbiamo meravigliarci se la famiglia Ferragni diventi maestra di moralità. D’altra parte Rai cinema aveva già inneggiato alla Ferragni dedicandole un documentario che resterà testimonianza di come si sprecano i soldi dei contribuenti.

Componente artistica:

la scarsa qualità dei brani in gara, in alcuni casi interpretati dà artisti di collaudato valore come Giorgia, Elodie, Oxa, in altri da sedicenti cantanti dai nomi improbabili e irripetibili, capaci di parlare, bofonchiare, recitare, in altri da cariatidi come i “cugini di campagna” con strumenti giocattolo, o da signore una volta ragazzine ora milf scatenate in performance pornosoft, dimostra come Amadeus direttore artistico sia il principale colpevole del risultato deprimente e dannoso del festival.

Amadeus ha agito, forse sotto la spinta del suo agente segreto Lucio Presta o dell’ineffabile Coletta, da direttore marketing, andando a pescare con il lanternino, come si dice, tutti i personaggi/prodotto che potevano accontentare i consumatori/target, mescolandoli senza pudore e senza la minima attenzione alla qualità artistica che dovrebbe essere lo scopo del programma/servizio pubblico.

Componente extragara:

La Ferragni è una imprenditrice come lo sono Guido Barilla e la Mercegaglia. Non balla, non canta, non recita, è solo nuda, e nuda è meglio di altri imprenditori. Ma la Ferragni è una esperta di social network ed è riuscita in brevissimo tempo a moltiplicare da 0 a 1milionesettecentomila i followers di Amadeus, più quelli di Morandi, e siccome i followers sono monetizzabili, facendo un enorme favore anche a Zuckeberg grazie alla RAI, i suddetti signori guadagneranno cifre folli che si sono procurati nell’indifferenza dei vertici. In definitiva, questo festival è stato un vero affare!

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