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Scoperta una spia russa che lavorava per il «Secret Service» degli Stati Uniti


Neanche la trama di un film di 007, o il fascino glorioso di Mata Hari. Quello che è stato scoperto ha dell’incredibile. Una spy story in piena regola. Una donna russa ha “lavorato” per dieci anni in un’ambasciata americana, e fin qui forse, nulla di particolarmente strano. Se non che lei fosse una spia al soldo della terra di Putin. Il quotidiano britannico «The Guardian», ripreso dai media statunitensi, ha riportato l’azione degli 007 a stelle e strisce che hanno smascherato, infatti, un’ “infiltrata” che per oltre un decennio ha prestato servizio per l’ambasciata Usa a Mosca. La donna era stata assunta addirittura al Secret Service, l’agenzia federale che si occupa della sicurezza delle più alte cariche dello Stato. Un ruolo delicatissimo. Nel 2016, è stata scoperta per dei comportamenti “anomali”, identificati durante un controllo dal quale emerse che la spia aveva contatti e incontri regolari e non autorizzati con funzionari dei servizi russi. Inoltre, da quel che riportano le fonti primarie, la russa avrebbe avuto accesso anche ai sistemi di email e comunicazione interni all’agenzia per cui lavorava, potendo accedere in ogni momento a materiale top secret o estremamente riservato come le agende del presidente e del vicepresidente degli Stati Uniti.

Improvvisamente sembra di essere tornati alla Guerra fredda.


E.R.

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