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Scritte anche al Consolato in Svizzera, ecco la mappa della "solidarietà anarchica"



Anche Teramo, Lecce, Modena e Parma. Sono le città del Belpaese dove negli ultimi giorni gli insurrezionalisti hanno colpito, quasi in una sorta di “solidarietà anarchica”. Hanno lasciato scritte su muri, lastroni di marmo in piazza, fermate del bus o, al massimo, un’ex caserma dei carabinieri. L’altra notte, invece, è toccato a un obiettivo istituzionale, il Consolato italiano a Basilea, in Svizzera, storico centro incastrato tra Francia e Germania.


La nazione elvetica è lo stesso paese - assieme a Spagna e Grecia - dove avrebbero avuto presunti contatti con altri estremisti i sette arrestati il 19 febbraio scorso in Trentino Alto Adige. Procura di Trento, operatori dell’Antiterrorismo, Ros dei carabinieri e agenti della Digos ritengono che si tratti dei membri di una “cellula anarchica”, di “pericolosi” estremisti per i quali, come gli stessi indagati scrivono, “l'insurrezione armata... è ancora oggi l'unica strada possibile verso la libertà”. Non è provato il collegamento diretto tra i recenti fatti e il blitz di quasi dieci giorni fa. Ma la firma dei gesti è la stessa, la “A” in un cerchio.

Il 25 a Forlì: insulti contro il ministro dell’Interno Salvini. Il 22 febbraio, a Teramo, in viale Mazzini: imbrattate con la vernice spray i blocchi di pietra posizionati lungo il percorso: “A testa alta”, “Contro lo Stato e i suoi servi”. E poche ore prima, simile scena anche a Modena e Parma: “Spara a Salvini e mira bene”. Il ministro dell’Interno è preso di mira anche dalle scritte di Basilea: “Terrorista è lo Stato”, “Salvini merda” e una scritta in tedesco che significa “Libertà per tutti gli anarchici”.


di Fabio Di Chio

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