"Il ricorso alla didattica a distanza (DaD), già salutato, di recente, come un grande merito della nostra Scuola, soprattutto in quella primaria e secondaria di primo grado, ha fatto registrare peggioramenti nei comportamenti e negli apprendimenti di tutti gli studenti, in primo luogo di quelli con disabilità, di quelli provenienti da famiglie povere culturalmente ed economicamente, degli immigrati. La DaD ritarda il processo formativo, rafforza le diseguaglianze sociali e di origine, annulla l’azione a favore dell’uguaglianza nei punti di partenza, lascia soli e indietro gli alunni in difficoltà, non potendosi sviluppare un apprendimento diversificato per l’impossibilità di applicare strategie didattico-educative che la DaD non può utilizzare". Così Pippo Rao, Responsabile Nazionale per le Politiche sociali di Democrazia Liberale.
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