Forza Italia e il Pd, le opposizioni che, a volte, si toccano. Lo dimostra il caso dei migranti della nave ‘Sea Watch 3’ che il governo gialloverde, per espressa volontà del suo ministro dell’Interno, Salvini, non vuole far sbarcare. Da un lato c’è il Pd che chiede, al presidente della Camera, Roberto Fico, “parole chiare e inequivocabili sul nostro compito e ruolo di parlamentari”. Dall’altro lato c’è Forza Italia che si schiera a testuggine a difesa della sua deputata, Stefania Prestigiacomo, che sulla nave ‘Sea Watch 3’ è salita, insieme ad altri due deputati dell’opposizione (il radicale Magi e il segretario di Sinistra Italiana, Fratoianni), e che, per questo motivo, è stata offesa e insultata sui social a tal punto da aver incassato la solidarietà delle donne dem. Il caso della nave ‘Sea Watch 3’, battente bandiera olandese ma proprietà di una ong tedesca, attraccata da 11 giorni al largo del porto di Siracusa, senza ancora avere, ad oggi, alcuna possibilità di far scendere il suo carico di 47 migranti raccolti al largo delle coste libiche, accende gli animi anche in Parlamento. Per la precisione alla Camera dei Deputati, dove – ieri mattina – la seduta è stata tempestosa proprio come il mare agitato del Mediterraneo.
Il Pd, con Emanuele Fiano, si rivolge, con veemenza, al presidente della Camera affinché intervenga per difendere e tutelare le “prerogative” dei deputati, tra le quali rientrano anche le ispezioni in luoghi non aperti al pubblico, come accaduto ieri, quando i dei deputati dem, Maurizio Martina e Matteo Orfini, sono saliti a bordo della nave ‘Sea Watch 3’ e successivamente hanno avuto notizia dell’apertura di un procedimento a loro carico per aver violato il divieto, oltrepassando la linea di distanza oltre cui non ci si può avvicinare alla nave con a bordo 47 migranti. “Chiedo formalmente da parte del Pd che il presidente della Camera, Fico, intervenga perché, se fosse vero che due nostri deputati risultassero indagati, verrebbe lesa la nostra funzione ispettiva”. Dopo Fiano anche il dem Carlo Miceli interviene, in Aula, durante le votazioni sulla riforma costituzionale, riferendo che “eravamo in cinque a salire a bordo e solo per due deputati Pd è stato scritto un verbale. Questo perché è un atto dimostrativo contro il Pd”. Inoltre, il deputato dem ha riferito di una riunione, alla presenza della Capitaneria di porto di Siracusa, per ottenere indicazioni sulle modalità di accesso a bordo della nave, e anzi la barca privata “fornita proprio dalla Capitaneria”. Sul tema sono intervenuti anche Nicola Fratoianni, che era salito a bordo della nave il giorno precedente, e Riccardo Magi, anche lui tra i parlamentari che hanno svolto un’ispezione sulla Sea Watch: “Se davvero due deputati vengono indagati è inaccettabile e Fico intervenga subito, perché è grave che si pensi di limitare le prerogative dei parlamentari e sarebbe un precedente gravissimo, ma non dimentichiamo che ci sono 47 persone a cui si aggiunge l’equipaggio che sono privati della loro libertà, questa è l’urgenza più grande”. Dall’altro lato, come si diceva, non solo le colleghe di partito della Prestigiacomo, come Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera, e Mara Carfagna, vicepresidente dell’aula di Montecitorio, si schierano a difesa della loro collega, insultata via social, ma la Prestigiacomo incassa anche la solidarietà della sinistra. Sono “Inaccettabili gli attacchi sessisti su siti riconducibili alla Lega nei confronti della Prestigiacomo che, con altri due parlamentari, domenica è salita a bordo della Sea Watch,” denunciano - sempre nell’Aula della Camera -esponenti del Pd, di Leu e FI in una nota congiunta e chiedono un intervento sempre del presidente della Camera.
Intanto il presidente del Pd, Matteo Orfini, e il parlamentare siciliano Fausto Raciti hanno presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il governo. Accompagnati dall’avvocato Giuseppe Calvo, hanno depositato la denuncia a firma di numerosi esponenti Pd al sostituto procuratore, Andrea Palmieri. “Riteniamo siano state commesse - ha detto Orfini - violazioni di legge come sul caso della nave “Diciotti”. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla ‘Sea Watch 3’ ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità”. Sempre al termine della visita sulla ‘Sea Watch 3’, Orfini su Facebook scriveva: “Sono convinto di non aver commesso alcun reato, a differenza di chi sta sequestrando 47 innocenti su una nave”. L’attacco al ministro dell’Interno continua con Martina che, su Twitter, scrive: “Sequestrare persone in mare o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. È contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra la legge, ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo”. Pronta la replica di Salvini: “I parlamentari del Pd passano il loro tempo a incontrare immigrati e denunciarmi. Io preferisco lavorare”. Cetto è che la ‘staffetta democratica’ degli esponenti dell’opposizione prosegue e, per una volta, vede Pd e FI ‘uniti nella lotta’. In questo caso, contro Salvini.
di Ettore Maria Colombo
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