Il deputato della Repubblica, ma anche sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, Vittorio Sgarbi è intervenuto ieri alla prima puntata della nuova stagione de “I fatti vostri” condotta da Giancarlo Magalli e mandata in onda su Rai 2. Sgarbi si è collegato in diretta da Palazzo Doebbing, proprio nella città di Sutri, ed ha annunciato ufficialmente la nuova mostra che si terrà nel palazzo dal 15 settembre. Il critico, curatore della mostra, ha sottolineato l'importanza di dare spazio e possibilità di espressione alla creatività, una virtù umana che sembra accantonata e mortificata in questo inizio del terzo millennio. Per eliminare quindi la minaccia dell'oblio dell'arte e della bellezza, è necessario che si aprano nuovi spazi e nuove location. Così presenta la nuova mostra che inaugurerà il "Festival d'autunno" della città in provincia di Viterbo.
Per la verità Sgarbi aveva già promosso ed elogiato quella che, a detta sua, sarà stata una vera e propria rivoluzione in campo culturale nel territorio. «Qui nascerà il più bel museo della Tuscia» era stata la promessa del sindaco Vittorio Sgarbi, parlando di Palazzo Doebbing, recuperato attraverso un accordo tra Curia e Regione Lazio. «In queste stanze, restaurate con sensibile attenzione e sobrio gusto, saranno accolti, con alcuni capolavori della Tuscia, dipinti di grandi maestri, in armonia con i luoghi, lasciando ampio spazio anche all’arte contemporanea con la presentazione di una proposta di respiro internazionale» ha aggiunto il critico.
L’apertura è fissata per sabato 15 settembre e si tratterà di una vera e propria mostra di livello internazionale aperta fino a gennaio 2019. La star del palco sarà l’arte di Pellizza da Volpedo, autore di un dipinto pressoché fondamentale per la storia artistica del XX secolo: il Quarto Stato. Arriverà inoltre nelle sale di Palazzo Doebbing uno dei gioielli della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno: Passeggiata Amorosa.
Accanto ai pregevolissimi dipinti provenienti da tutte le chiese della Tuscia, saranno in mostra anche opere di artisti contemporanei come Roberto Ferri e dell’artista gelese Giovanni Iudice. Quest’ultimo in particolare presenterà i suoi migranti in una mostra personale dal titolo: “Il nuovo Quarto Stato: migranti”, con chiaro riferimento all’opera di Volpedo. «Le opere di Iudice si collocano perfettamente nello spaccato storico che stiamo vivendo che si divide tra accoglienza e respingimento. Con le sue opere riesce a trasmetterci la vera Sicilia, non solo la bellezza del suo mare e la sua luce intensa ma la descrive anche attraverso i suoi drammi, come quello dei migranti», così Sgarbi descrive il contributo dell’artista gelese al festival, curata da Ianaccone.
Niccolò Lumini
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