Gente che fugge con gli abiti in fiamme, feriti a terra, urla, lingue di fuoco che si alzano in aria. Esplosione e terrore questa mattina nell’affollato mercatino rionale di Gela, in Sicilia. Forse la causa è una fuga di gas. Finora una ventina gli ustionati, quattro quelli gravi: fra loro una donna all'ottavo mese di gravidanza, il ragazzo sedicenne che era sul furgone con altri due venditori e una cliente di 64 anni. Due sono stati trasportati in eliambulanza al reparto Grandi Ustionati dell'ospedale civico di Palermo, cinque sono stati trasferiti a Catania e altrettanti ricoverati al nosocomio di Gela. Non si esclude che il bilancio possa aggravarsi.
FORSE FUGA DI GAS DA UN RIVENDITORE DI POLLI. APERTA UN’INCHIESTA
Il boato c’è stato intorno alle 12, in via Madonna del Rosario. Secondo i vigili del fuoco intervenuti, la causa potrebbe essere stata una perdita dal piccolo forno di cottura di polli attrezzato nel furgoncino adibito alla vendita di carne allo spiedo. Le operazioni di spegnimento si concluse attorno alle 15, proseguendo con la messa in sicurezza dell’area. La Procura di Gela ha aperto un’inchiesta. I magistrati dovranno ricostruire le fasi dell’accaduto, accertare le cause che hanno provocato il disastro, verificare che fossero rispettate le misure di sicurezza previste per questi impianti “ambulanti” e valutare eventuali responsabilità penali.
I TESTIMONI: ALCUNI FUGGIVANO COI VESTITI IN FIAMME
“Ho visto gente fuggire coi vestiti in fiamme. È stato terribile”. Sono alcune delle testimonianze dai presenti all’esplosione nel mercatino di Gela. Il primo cittadino, Lucio Greco, ha ringraziato “tutto il personale del Vittorio Emanuele (la struttura sanitaria di Gela, ndr) perché nonostante le condizioni dell'ospedale ha fatto un ottimo lavoro e ha ben fronteggiato la situazione".
di F.D.C.
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