Le tecnologie digitali sono una condizione necessaria per permettere alle persone di lavorare da remoto da casa o da qualsiasi altro luogo, ma con la possibilità di essere pienamente operativi e di accedere a risorse e dati aziendali come se si fosse in ufficio.
È questo lo smart working, o lavoro “agile”, che permette di conciliare tempi e ritmi di vita privata con il lavoro, e che genera importanti ricadute anche sul costo della vita, sulla mobilità urbana e sull’ambiente.
Sono diverse le aziende e le pubbliche amministrazioni che in Italia hanno già avviato programmi in tal senso, con effetti positivi attestati dalle ricerche più recenti che dimostrano come lo smart working stia producendo potenziali benefici economico-sociali.
Mercoledì 5 dicembre alle ore 17, nella sala del Refettorio della Camera dei Deputati, sarà l’occasione per tracciare un bilancio sullo stato dello smart working nelle aziende e nella pubblica amministrazione. Sarà anche l’occasione per confrontarci sullo stato di applicazione della giovane legge 81/2017 e raccogliere le testimonianze degli autorevoli relatori per capire veramente se le loro iniziative hanno portato a un ripensamento complessivo dell’organizzazione del lavoro a beneficio dei lavoratori stessi e delle aziende.
di Mauro Nicastri
(Presidente AIDR e responsabile competenze digitali AgID)
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