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Sostegno del sindacato di Polizia Penitenziaria al progetto "Donne e Giustizia"


Il prossimo 6 giugno, a Napoli, alle ore 10.00 presso la Sala Giunta della Regione Campania si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Donne e Giustizia” promosso dall’Aispis (Accademia Italiana delle Scienze di Polizia Investigativa e Scientifica) per contrastare il fenomeno della violenza di genere. Un tema di grande attualità che, purtroppo, si sta diffondendo sempre più. Grazie all'impegno e alla sensibilità di Iolanda Ippolito, Antonella Cortese e Marilena Bonifacio sono state messe in campo azioni concrete per contrastare nel migliore dei modi il fenomeno del "femminicidio", e di coinvolgere i massimi gradi delle forze dell’ordine. All'evento parteciperanno il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli Carmela Pagano, il Procuratore vicario di Napoli Raffaello Falcone, il vicario episcopale della Diocesi di Napoli don Tonino Palmese, il presidente del Tribunale dei minori Patrizia Esposito e il presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio.

Il progetto nasce dalla necessità di fornire un’efficiente risposta integrata che – partendo dal territorio locale – possa connettersi sia a livello regionale che nazionale per garantire giustizia e sicurezza. L’Aispis che ha come scopo la formazione didattica nell’ambito delle Scienze Investigative nonché in discipline correlate, e si è resa disponibile per attivare un percorso di formazione gratuita del personale delle forze dell’ordine di ogni ordine e grado. "Donne e Giustizia" ha trovato pieno sostengo anche dall'USPP (Unione sindacati Polizia Penitenziaria). "La formazione e l’aggiornamento degli operatori istituzionali e non, deputati ad intervenire con gli autori di violenza è uno strumento per il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni erogate. Infatti è fondamentale l’adozione da parte degli operatori di criteri comuni in materia di violenza di genere", ha dichiarato in una nota il segretario regionale USPP Ciro Auricchio. "In tal senso l'iniziativa bene si coniuga anche con le esigenze formative del personale di polizia penitenziaria sia per la finalità rieducativa delle pene e di recupero del reo e sia per le esigenze di mediazione penale tra le vittime e gli autori di reato, soprattutto in presenza di figli minori" ha concluso Auricchio.

L'obiettivo del progetto è quello di divulgare una corretta informazione al fine di arginare il fenomeno del femminicidio.


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