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Stare bene con la mente, il corpo e l'anima: la forma perfetta secondo Dario Apuzzo



Prima fondamentale best practice, «non tenere la bilancia a portata di piede, perché altrimenti se ne fa un cattivo uso. Salire tutti i giorni sulla bilancia può diventare un’ossessione. E invece per stare bene, alla base di tutto c’è uno stile di vita. Essere felici e in armonia: è da qui che si conquista la forma perfetta». Parola di Dario Apuzzo medico chirurgo specializzato in fisiatria e ozonoterapia (una metodica naturale che si è rivelata di grande efficacia nel trattamento di numerose patologie). Il suo studio, anche grazie agli eccellenti risultati della riabilitazione estetica, è frequentato dai volti noti della tv e della politica. Apuzzo a gennaio ha dato alle stampe per Rizzoli “La forma perfetta . Mente-anima-corpo, Il metodo MAC per conquistare il benessere psicofisico” (pp. 205, euro 16,90) un libro che aiuta le persone a trovare e a mantenere il proprio benessere. Ma non infilandosi nel tunnel infernale – e costellato di sensi di colpa - delle diete o passando le proprie giornate in palestra, ossessionati dalla forma a tutti i costi. «Il mio –ci spiega Apuzzo – è un approccio olistico».


Cioè a dire?

«Il termine deriva dal greco “olos”, che indica la totalità. L’approccio olistico parte dall’idea che si debba intervenire sulla persona da diversi piani, appunto la mente, il corpo e l’anima. E agendo su questi tre pilastri che ogni persona può capire le ragioni di fondo del suo malessere, fisico e mentale, e trovare, o meglio, ritrovare il suo equilibrio».


Insomma stare in forma non necessariamente significa dover dimagrire.

«Diciamo che per dimagrire non necessariamente bisogna piegarsi alla dittatura della dieta. Non so se ci fa caso, ma le diete si rimandano sempre: inizio domani, dopo le feste… Ritrovare la forma fisica va bene, il corpo va curato e valorizzato, ma la forma perfetta non è solo il fisico perfetto, è anche altro: è migliorare la qualità della vita. È quello che io nel libro chiamo la “dieta del cervello”, perché è la mente il motore di tutto. La dieta del cervello è quella che ci aiuta ad avere una visione positiva, ad avere uno scopo, e anche più d’uno. E dall’equilibrio della mente deriva quello del corpo. Non a caso quando nelle persone predomina il pessimismo e la scarsa considerazione di se intervengono spesso anoressia e bulimia ».


E l’anima. Che ruolo gioca?

«È quella che ci aiuta a ritrovare l’armonia dentro di noi e tra noi e il mondo esterno. L’anima è l’entusiasmo, la voglia di condividere con gli altri, l’apertura al mondo, la capacità di perdonare».


Si fa un gran parlare di forma perfetta. Ma qual è la forma perfetta?

«La forma perfetta è quella correlata alla nostra età e alla nostra struttura fisica. L’importante è che a 50 anni non si voglia avere la forma del ventenne. Perché non è possibile e quell’impossibilità, alla lunga,finisce per creare frustrazione e malessere».


Dottor Apuzzo, ma allora l’elisir di lunga vita dunque altro non è che una buona vita?

«Diciamo di sì. La durata della vita dipende anche dalla qualità della vita. Più uno è in equilibrio, più si cura, più si ama, più ha la possibilità di allungare la propria vita. E, in ogni caso, una vita piena è già a ben vedere una vita lunga».


Nel suo libro ci sono anche degli esercizi di ginnastica isotronica. Che tipo di ginnastica è?

«È una via di mezzo tra la contrazione isometrica e quella isotonica. Gli esercizi isometrici consistono in contrazioni muscolari con piccoli movimenti ad alta velocità. Sono esercizi che si possono fare in qualunque momento della giornata e in qualunque luogo».


E camminare, fa davvero bene?

«L’ideale, come scrivo nel libro, e fare 10mila passi al giorno. Sono circa 7 chilometri. Non sono pochi ma il risultato è garantito. Camminare, per tornare al metodo MAC, fa bene alla mente, all’anima e al corpo».


Dottor Apuzzo qual è la cosa che va assolutamente evitata se si vuole vivere bene? Cosa dobbiamo togliere dalla nostra “dieta”?

«L’eccesso. Qualunque cosa mangi, dici e fai se la fai in eccesso fa male. Nel “piatto” dobbiamo imparare a mettere ogni giorno l’equilibrio. E, ovviamente, la passione per la vita».


di Giampiero Cazzato

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