L’assalto alla diligenza della manovra economica è entrato nel vivo. Sono circa quattromila gli emendamenti presentati in Commissione alla Camera. Per quelli che perdono questo treno c’è sempre il Milleproroghe. Le proposte vengono soprattutto dall’opposizione, con Forza Italia che ha il record di circa mille. La manovra è da sempre l’occasione per le “marchette” elettorali, per soddisfare questa o quella lobby, questa o quella regione. I tentativi per arginare questo trend ci sono ad ogni cambio di maggioranza, ma solo come annunci, poi l’occasione è troppo ghiotta per desistere. Gli emendamenti sono una miscellanea di proposte, le più disparate. Si va dal taglio delle tasse sulla birra, alla rottamazione delle vecchie auto, ai contraccettivi gratis per gli under 26, alle risorse per le donne vittime di violenza, agli incentivi per agevolare il recupero dei boschi travolti dal maltempo.
In particolare, a firma dei 5Stelle, un emendamento vuole la distribuzione dei contraccettivi gratis non solo agli under 26, ma anche agli immigrati, cioè, come leggiamo nel testo, ai beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo. L’incentivo ad usare questo metodo per un sesso sicuro verrebbe esteso anche a coloro che sono già esentati dalla compartecipazione al costo delle spese sanitarie, nonché alle donne che abbiano effettuato entro i 12 mesi precedenti un'interruzione di gravidanza. Sono compresi infine quanti hanno contratto una malattia sessualmente trasmissibile. Il finanziamento di questa misura avverrebbe aumentando il Fondo per le esigenze indifferibili di 245 milioni (invece di 250) per il 2019, e di 395 milioni (invece di 400) a decorrere dal 2020.
La Lega ha presentato un pacchetto a favore della famiglia che contiene, tra l’altro, il rinnovo del bonus bebè, introdotto dal precedente governo su sollecitazione dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e ora in scadenza. Ma il fiore all’occhiello del Carroccio, nella mole di emendamenti, è la rottamazione delle auto da euro 0 a euro 3), con un incentivo fino a 1000 euro per le nuove auto acquistate tra 2019 e 2020. Con un consenso trasversale, che va dalla Lega ai 5 Stelle e alle opposizioni, c’è la riduzione dell’imposta sulla birra per dare una mano ai produttori. Un aiuto viene concesso anche ai balneari con la proposta dell'Iva agevolata al 10% anche agli stabilimenti sul mare. Sulla riduzione dell’Iva si sono concentrati una serie di emendamenti che puntano ad alleggerire il fisco per diverse categorie. Spicca la richiesta dell’Svp di tagliare l’Iva a parrucchiere ed estetiste delle aree montante avanzata. Spunta anche una sorta di “referendum di quartiere” per scegliere quali negozi aprire per rispondere alle esigenze territoriali. Gli esercenti che decidono di tenere la saracinesca alzata, dovrebbero avere appositi sconti fiscali.
A firma leghista è un emendamento a difesa dei risparmiatori rimasti danneggiati nei dissesti bancari di Veneto Banca, Popolare Vicenza e delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti). Verrebbe cancellato lo “scudo” che impediva a chi ottenesse ristoro di fare poi ricorso sul resto delle cifre perdute. Allo studio c’è inoltre l’ipotesi di ampliare la platea degli indennizzati, aumentando, ma a partire dal 2022, con 2,5 miliardi da attingere a non meglio precisati "fondi dormienti". Questa richiesta, è molto probabile che trovi il consenso di tutte le forze politiche. Non mancano misure a sostegno di settori specifici come la pesca e l’agricoltura. La Lega propone un voucher destinato alla rimozione dei tronchi divelti dal maltempo in Veneto e Trentino, e un credito d’imposta del 30% per le aziende che acquistano legname. Una norma prevede pure un piano per combattere la proliferazione delle nutrie.
I 5 Stelle insieme alla Lega vengono incontro alle esigenze delle persone disabili con due misure: l’aumento delle detrazioni fiscali (portandole a 700 euro) per i cani guida, e multe più salate per chi si ferma sui parcheggi destinati ai disabili o intralcia gli scivoli dei marciapiedi (200 euro per moto e motorini e 400 per le auto). I 5S vorrebbero destinare 6 milioni l'anno per le donne vittime di violenza.
Comments