La statua di Churchill, primo ministro britannico durante la Seconda guerra mondiale, nei giorni scorsi, è stata imbrattata con una scritta spray di colore nero "era un razzista". Le proteste di “Black lives matter”, il movimento per i diritti delle persone di colore che ha ripreso forza dopo la morte per mano della polizia dell’afroamericano George Floyd, sono finite al centro delle polemiche in Inghilterra, tanto che la statua è stata protetta da impalcature e pannelli, per evitare che fosse abbattuta.
La statua di Winston Churchill tra l’altro, era già stata presa di mira e deturpata in una precedente manifestazione contro il razzismo svoltasi durante il 76esimo del D-day.
A Bristol, invece, è stata abbattuta dal piedistallo la statua di un mercante di schiavi, Edward Colston, monumento in bronzo eretto nel 1895 nel centro della città, calpestata poi dai manifestanti e gettata nelle acque della città portuale.
Boris Johnson, primo ministro britannico, ha affermato che le manifestazioni contro il razzismo sono state “sovvertite dai criminali”, mentre Priti Patel, ministro dell’Interno, ha definito la protesta di Londra “vergognosa”.
Proprio la deturpazione della statua dedicata a Churchill ha rilanciato il dibattito sulla figura storica dell’ex primo ministro britannico. Durante la sua vita Winston Churchill ha rilasciato numerose dichiarazioni esplicite sulla razza e proprio quelle personali opinioni hanno influenzato le sue decisioni e azioni nella politica britannica.
Churchill pensava che il dominio britannico, fosse il risultato del darwinismo sociale. Aveva una prospettiva gerarchica della razza, riteneva che i bianchi fossero superiori ai neri. Churchill era contrario all'autogoverno nero o indigeno in Africa, Australia, Americhe e Caraibi.
Lo storico John Charmley sostenne che la denigrazione razziale di Churchill nei confronti di Mahatma Gandhi, durante i primi anni '30, ha contribuito al licenziamento di alcuni conservatori britannici. I commenti di Churchill sugli indiani in particolare furono giudicati estremisti dai suoi contemporanei all'interno del Partito conservatore.
Per quanto Churchill possa essere stato "razzista" come i manifestanti hanno scritto, le sue idee, opinioni e tendenze, devono sempre contestualizzarsi nel periodo storico di riferimento. Pensare di abbattere la sua statua è un atto solo vergognoso. Una persona intelligente sa benissimo che la storia non può essere cancellata, ma da essa si può solo imparare e migliorare, sarebbe giusto guardare i simboli rappresentativi della storia, bella o brutta che sia, come uno stimolo per non commettere gli stessi errori.
Giacomo Piccolo
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