Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, in un’intervista esclusiva a tutto campo su Spraynews, interviene su amministrative, suppletive, Afghanistan, green pass e caso Durigon.
Crosetto, si avvicinano le comunali, il centrodestra può tornare alla guida della capitale?
«Potrebbe farlo. Il candidato del centrodestra è popolare. Non piace probabilmente ad alcune élites, che hanno la puzza sotto il naso, ma riscuote molto successo tra la gente comune».
I sondaggi al momento premiano Michetti, pur essendo tanti gli scettici nella fase della scelta dei candidati. Possiamo dire che la forte presa di posizione di Fratelli d’Italia è stata vincente?
«E’ stata una presa di posizione di Giorgia Meloni, che su Roma ha un fortissimo peso specifico personale».
A Roma si voterà anche per le suppletive. Cosa ne pensa della candidatura di Palamara?
«Ho visto che ci sono diverse candidature extrapartitiche, ma ritengo che alla fine competeranno quelle scelte da centrodestra e centrosinistra. Si capirà, quindi, cosa succede solo quando le coalizioni che hanno un peso sceglieranno».
L’ex togato può essere il candidato del centrodestra?
«Non lo so. E’ una scelta che riguarda tutti i partiti che compongono la coalizione».
Negli ultimi giorni ha fatto tanto discutere il tuffo della Meloni. Addirittura qualcuno ha parlato di imitazione del duce. Non le sembra un’esagerazione?
«Qualunque cosa faccia viene criticata. Mi stupisco che nessuno abbia detto ancora che respira con troppa intensità e quindi ruba l’aria a qualcuno».
Cosa ne pensa, invece, delle tanto discusse affermazioni del sottosegretario Durigon?
«Sono stupidaggini in libertà. Non commento neppure la proposta di intitolazione ma pensare di cancellare il nome di Falcone e Borsellino è surreale, sia per cosa hanno fatto, sia per cosa rappresentano. Significa mancare di rispetto a chi ha servito una Stato con la propria vita».
Cambiando argomento, quale la sua idea sull’Afghanistan? Il governo italiano si sta comportando bene?
«Il problema non è il comportamento del governo italiano, che è stato marginale in tutta la vicenda. Sara utile rifletter sugli errori fatti prima, alle stupidaggini degli ultimi anni. Ma devo dire che la colpa è principalmente statunitense. L’uscita dall’Afghanistan, come è stata condotta, è stata disastrosa. Hanno sbagliato prima Obama, poi Trump con l’accordo di Doha e Biden, che ha agito con una superficialità incredibile. All’Italia, come per tutto il resto d’Europa, adesso, non resta che gestire al meglio l’uscita dal Paese e tutelare soprattutto quelle persone che hanno collaborato con i nostri contingenti e l’ambasciata. Devono essere salvaguardate e non abbandonate. Il problema sarà la gestione sul campo a Kabul. Per fortuna abbiamo una persona competente come l’ambasciatore Pontecorvo».
Ultima questione, va avanti il dibattito sul green pass? Quale la sua posizione?
«Mi ha stufato. Ormai qualunque discussione sul green pass o sui vaccini non è razionale. Si scontrano semplicemente squadre e tifoserie opposte».
Di Edoardo Sirignano
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