Rivelato l’antico mistero celato nel sarcofago ritrovato circa un mese fa ad Alessandria d’Egitto, in modo tale da sfatare finalmente o forse accrescere, la ridda d’ipotesi, comprese le più fantasiose, che tale ritrovamento ha generato sia tra gli scienziati sia nel pubblico.
È dei primi di questo mese la notizia data con notevole risalto dal giornale egiziano Al Ahram di una stupefacente scoperta, fatta per caso durante alcuni lavori di scavo, che si stavano effettuando nella città portuale di Alessandria. Ne è emerso un imponente sarcofago di granito nero ancora sigillato, con posta vicino la scultura d’una testa umana in alabastro, raffigurante forse lo stesso proprietario della tomba. Gli archeologi hanno datato il ritrovamento come risalente al periodo tolemaico che ha avuto inizio con la morte di Alessandro Magno, nel 323 aC, terminato poi con la conquista romana dell’Egitto e con la morte dell’ultima regina della dinastia: la famosissima Cleopatra.
Il sarcofago raggiunge quasi due metri in altezza, lungo tre e pesa una trentina di tonnellate. Ancora perfettamente chiuso, è il più grande mai trovato ad Alessandria d’Egitto di questo tipo. Dopo un lungo e minuzioso lavoro preparatorio e soprattutto dopo molte riunioni per decidere se si dovesse procedere o meno alla sua apertura, gli archeologi egiziani hanno optato per dissigillarlo e così osservarne finalmente il contenuto che è risultato essere composto da tre scheletri immersi in un liquame. Tre adulti di sesso maschile, presumibilmente.
Uno di loro potrebbe essere stato un guerriero, forse un alto ufficiale dell’esercito, perché il suo cranio presenterebbe numerose fratture attribuibili ad armi da taglio. L’antropologo Shaban Abd Monem, aggiunge che l’uomo potrebbe essere morto colpito alla testa da una freccia. Nessun altro ritrovamento è stato segnalato nel sito e quindi i resti sono stati trasferiti nel Museo Archeologico Nazionale di Alessandria per ulteriori esami, mentre il sarcofago, dopo un primo restauro in loco e verrà spostato, grazie ai mezzi dell’esercito egiziano, nei depositi della necropoli ellenistica di Mustafa Kamel. Pertanto sono definitivamente sfatate tutte le illazioni fatte nei giorni scorsi che tanto avevano entusiasmato gli appassionati di misteri dell’antico Egitto.
DPF
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