Roberto Rosso, arrestato lo scorso 20 dicembre con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso nell'ambito di un'inchiesta sull'ndrangheta condotta dalla Guardia di Finanza di Torino e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia torinese, si è dimesso da consigliere regionale del Piemonte e da consigliere comunale di Torino. Il suo legale, Giorgio Piazzese, dichiara in una nota: «E una decisione personale, maturata nella sua coscienza per il rispetto verso le istituzioni e i cittadini, consapevole della propria totale estraneità alla criminalità organizzata, auspica che la vicenda sia trattata nelle competenti sedi giudiziarie, le sole dove può e deve trovare soluzione» - e precisa - «Roberto Rosso non era obbligato a dimettersi, la sua è stata una scelta etica autonoma per senso di responsabilità politica». Le dimissioni sono state ufficializzate sia in piazza Castello, sia a Palazzo di Città.
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