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Torino, scoperta la cittadella dei rifiuti: 7mila tonnellate di plastica e un Tmb fantasma

  • Immagine del redattore: spraynews2018
    spraynews2018
  • 20 giu 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

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Una cittadella abusiva di rifiuti di plastica e un Tmb “fantasma”. I numeri: settemila tonnellate di robaccia buttate su una superficie di 3.500 metri quadrati di capannoni abbandonati e altri cumuli sparsi su circa 10 mila mq a cielo aperto nella zona occidentale del Torinese, nell’area verde del Comune di Cumiana. La scoperta è stata fatta dai carabinieri del Nucleo ecologico ambientale di Torino, in collaborazione con la polizia locale. Per ora non ci sono indagati. Ma investigatori e magistrati sospettano che il sequestro sia solo l’inizio di una più complessa storia di presunti illeciti ambientali. I sospetti, dicono i carabinieri, sono nati osservando l’attività di una piccola impresa da poco autorizzata a trattare rifiuti. In pratica, un Tmb. La ditta doveva ricevere camion carichi di “materia prima”, separare le plastiche, confezionarle in eco-balle e poi distruggerle in regolari termocombustori. Invece, il Noe si è accorto di un andazzo che è sembrato anomalo: dall’impianto uscivano diversi autotreni diretti ai capannoni abbandonati di proprietà di una società finita di recente sotto la lente del Tribunale civile.


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Il Nucleo ha seguito il viavai di automezzi e ha fatto la scoperta. Prima in due strutture con più di 3.000 tonnellate di eco-balle di plastica. Poi in un altro deposito, “ben chiuso e addirittura sorvegliato da un cane” sottolineano i militari, con più di 3.000 tonnellate di “merce” stipata fino al soffitto. Quindi nella ditta che doveva essere attrezzata per il trattamento meccanico e biologico dei rifiuti, il Tmb dato per “fantasma”: all’interno trovate altre tonnellate di materiali di scarto impacchettati, ma risultati inesistenti i macchinari previsti dalla licenza. Le ipotesi che si fanno in Procura è che gli le imprese pagassero per il corretto smaltimento dei rifiuti di plastica, il Tmb non trattasse tutto (o per niente) il materiale ricevuto ed evitasse di portare le eco-balle ai termocombustori, scaricando le tonnellate di rifiuti nei capannoni abbandonati. Le indagini dovranno confermare i sospetti.


di Fab. Dic.

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