Silvio Berlusconi riparte dalla “contromanovra”, (illustrata da Antonio Tajani) rispetto a quella del governo giallo-verde, e dai ventenni di “Forza Italia giovani per la libertà” ricevuti a pranzo a Palazzo Grazioli. Saranno i giovani I protagonisti delle liste per le Europee e le regionali. Matteo Salvini invece riparte da una kermesse di piazza in cui la Lega di “Prima gli italiani” “sdoganerà” il Tricolore. Sarà tra il 7 e l’8 dicembre a Roma una due giorni di manifestazioni dei due leader del centrodestra. Che però si presenteranno divisi fisicamente in due manifestazioni distinte. Entrambe faranno da apripista alla campagna elettorale delle Europee, dove comunque vige il sistema proporzionale e ognuno andrà per sé. Berlusconi inizia a scaldare i motori della manifestazione di Forza Italia di venerdì 7 dicembre all’Hotel Ergife. Tornato a Roma, in vista dell’appuntamento (e forse anche di un vertice con Salvini?) riceve i giovani azzurri, guidati dal loro nuovo coordinatore nazionale, l’emiliano Stefano Cavadegna e il vice coordinatore vicario, il marchigiano Alessio Pagliacci. Tutti i coordinatori nazionali dei giovani di Fi si stringono attorno al Cav che posta con loro una serie di foto su Instagram e i social. Il Cav consegna a ognuno un foglio con sopra stampati in sintesi i 6 punti del programma di centrodestra. E consegna anche loro soprattutto la convinzione che questo governo difficilmente andrà oltre le Europee, una convinzione unita al pressing su Salvini perché stacchi la spina all’esecutivo Conte e ridia vita a una maggioranza di centrodestra.
“I giovani azzurri - dice Berlusconi in una nota – sono una parte importante di quel rinnovamento che Forza Italia sta praticando a tutti i livelli. L’altra Italia che noi stiamo cercando, alla quale vogliamo dar voce per tornare a vincere, è per larga parte tra i giovani. È ben presente nelle Università, nei luoghi di lavoro o dove si cerca lavoro”. Berlusconi ringrazia poi i giovani azzurri di aver dato prova “di straordinario impegno in questi giorni nei gazebo in tutt’Italia per sensibilizzare i cittadini sull’emergenza economica e l’incapacità del governo di dare una risposta”. Parte quindi l’”operazione giovani”, in un partito che, ricorda il Cav, ha già “rinnovato il 70 per cento dei parlamentari”. La manifestazione azzurra dell’Ergife a Roma coinciderà geograficamente con la circoscrizione di centro Italia per le elezioni europee. E “Stati generali” di Fi, come ha annunciato Tajani, ci saranno, anche a Perugia e al Sud a Napoli. All’Ergife c’è attesa anche per il simbolo con il quale Fi si dovrebbe presentare alle Europee, dove comunque resterà quello storico con la scritta Forza Italia e il tricolore accompagnato dai simboli, raggruppati dall’ “Altra Italia”, di partiti e movimenti centristi come l’Udc di Lorenzo Cesa, e di forze riformiste come i socialisti craxiani del Nuovo Psi di Stefano Caldoro. Ma a loro si dovrebbero aggiungere soprattutto rappresentanti di liste civiche che già hanno accompagnato Fi in molte amministrative e furono decisive, ad esempio, per eleggere con tutto il centrodestra il governatore del Molise. Per “altra Italia” si intendono tutti quegli elettori che si sono astenuti o che non si riconoscono né nella Lega né nel Pd. E l’appello è soprattutto è a quelle forze produttive già scese in piazza al Nord per il sì alla Tav e per chiedere crescita e sviluppo, il contrario secondo il Cav di questa manovra di bilancio, approdata in aula alla Camera.
Matteo Salvini, invece, si prepara alla manifestazione dell’8 dicembre in piazza del Popolo, dove, come annuncia in un’intervista all’Agenzia giornalistica Italia, ci sarà anche il Tricolore. Sono lontani i tempi in cui Umberto Bossi non usava parole entusiaste per il vessillo nazionale e alla domanda se la bandiera italiana per la prima volta sarà a una manifestazione del Carroccio il ministro dell’Interno e capo della Lega risponde: “Si, siamo a piazza del Popolo, a Roma… E’ cambiato tutto rispetto alla Lega dell’inizio ma anche di qualche anno fa”. Insomma, conferma che il sipario è calato su Bossi e anche sulla segreteria di Roberto Maroni. Salvini parla di una manifestazione “molto italiana” e tiene a sottolineare che non sarà preparatoria della campagna elettorale delle Europee. Esclude nettamente anche l’ipotesi di elezioni anticipate quando dice: “Siamo fortunatamente lontani da elezioni: sarà una giornata di ragionamento, di ringraziamento per questi sei mesi di governo e di prospettiva. Si parlerà di lavoro, di giovani, di scuola”.
Evidente che il vicepremier voglia evitare affondi contro la Ue proprio nel momento in cui il premier Giuseppe Conte è alle prese con una trattativa sul filo con i vertici europei per evitare la procedura di infrazione. Ma, intanto Salvini e Berlusconi insieme con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sono anche alle prese con le candidature per le elezioni regionali. Il Cav sta seguendo con attenzione i sondaggi sugli eventuali candidati. Secondo lo schema, a Fi dovrebbero andare Piemonte e Basilicata, a FdI l’Abruzzo. E alla Lega la Sardegna. Ma tra gli alleati circolano però sospetti che alla fine la Lega, forte come è nei sondaggi, non si accontenti della Sardegna, dove peraltro sembra che il Carroccio, nonostante la forte spinta positiva, fatichi un po’ a individuare un candidato che faccia presa. Comunque sia, sembra che a breve si troverà la quadra nella coalizione ormai rimasta tale solo a livello locale. E che nel prossimo fine settimana si presenterà a Roma divisa in due distinte manifestazioni.
di Paola Sacchi
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