Non uno, non due, ma ben tre sono gli uragani che stanno terrorizzando la costa sud-orientale degli Stati Uniti. Si tratta di un categoria 1, Isaac, il più debole dei tre; Helene, un categoria 2 e il più spaventoso non che più pericoloso di tutti: il categoria 4 Florence che sta già provocando venti di oltre 220 km/h nell’oceano. Il National Hurricane Center ha mostrato quelli che sarebbero i probabili spostamenti dei tre: Isaac starebbe per attraversare le Antille minori per poi arrivare tra un paio di giorni nel Mar dei Caraibi; Helene sembrea che si stia spostando verso nord in Oceano aperto causando forti venti fino a 185 km/h; infine Florence che nella notte tra lunedì e martedì Florence si trovava a circa 750 chilometri sud-est delle Bermuda e muovendosi verso ovest-nord-ovest a una velocità intorno ai 20 chilometri orari, nei prossimi due giorni causerà devastanti venti e imponenti onde che si abbatteranno sulle coste del North e del South Carolina. Stando alle previsioni Florence dovrebbe raggiungere le Bermuda e le Bahamas già nel tardo pomeriggio di oggi e arrivare alla terraferma nella giornata di giovedì 13 settembre. La prima area a essere interessata dal suo passaggio sarà quella di Wilmington nel North Carolina. La perturbazione dovrebbe poi continuare a spingersi verso nord, perdendo man mano forza.
Nella costa sud-orientale sono già state evacuate oltre un milione di persone e oggi alle 8:00 locali altre 245 mila persone verranno evacuate dalla Virginia. Inoltre anche una trentina di navi della marina ormeggiato a Norfolk sono state costrette a salpare per evitare l’arrivo di Florence. Un categoria 4 di questa portata infatti potrebbe spazzare via case, edifici, alberi e strade, senza contare gli incommensurabili danni causati dagli tsunami di 6 metri che travolgeranno le coste. Inoltre potrebbe causare alluvioni molto intense che porterebbero ad allagamenti consistenti.
Il presidente Donald Trump si prepara al peggio disponendo lo stato d’emergenza per North e South Carolina, Virginia e Maryland, chiudendo scuole, edifici pubblici e alcune autostrade, e sbloccando i fondi per gli aiuti e l’assistenza “24 ore su 24”. Molte delle persone a rischio hanno ancora tempo fino a mezzogiorno (ora locale, le 18 in Italia) di martedì 11 settembre per rispettare le ordinanze, e lasciare le loro abitazioni considerate a rischio nel caso in cui l’uragano non perda potenza nelle prossime 36 ore.
Sul suo account Twitter Trump ha ammonito sulla pericolosità di Florence invitanto i cittadini degli stati che saranno colpiti dalle tempeste di “prendere ogni precauzione possibile, seguire le istruzioni delle autorità locali. Noi siamo con voi”.
I media statunitensi continuano accuratamente a raccontare ogni evoluzione di Florence, talvolta con qualche sensazionalismo che contribuisce a fare aumentare le apprensioni e il senso di emergenza da parte della popolazione e ora si può solo sperare che tutto vada per il meglio.
Niccolò Lumini
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