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Trova uno scarafaggio nei ravioli, malmenata dal proprietario cinese




Storie di quotidiana follia ormai all’ordine del giorno in questo nostro Paese sempre più globalizzato. Una delle tante, forse decisamente troppe, riguarda quanto avvenuto in un ristorante cinese di Torino.


Una donna incinta, al sesto mese di gravidanza, una trentacinquenne italiana, ha acquistato una porzione di ravioli cinesi in un ristorante tipico del capoluogo piemontese, uno dai tanti take away, come pranzo. Una volta aperta la confezione d’alluminio, la signora vi ha rinvenuto uno scarafaggio ben vispo e allegramente zampettante. Registrato e fotografato l’accaduto con il suo smartphone, la donna è subito tornata al locale etnico per lamentarsi e chiedere di essere giustamente rimborsata.


Tuttavia, onta e beffa, invece di ottenere sacrosanto risarcimento e almeno delle sentite scuse, uno dei gestori l’avrebbe aggredita percuotendola con il manico di una scopa. Dopo tale violenta risposta, naturalmente la donna si è rifugiata in un bar lì vicino, da dove ha immediatamente chiamato il 112. Subito, dalla volante intervenuta, accompagnata all'ospedale per verificare che, essendo lei in dolce attesa, fosse tutto a posto con il nascituro, la futura mamma ha presentato una duplice denuncia, una per le percosse ricevute dal proprietario del ristorante cinese e l’altra per l'insetto trovato nel pranzo.


Troppo spesso dimentichi dei controlli sanitari, alcuni locali etnici poco attenti alle norme igieniche continuano imperterriti a ignorare le precise leggi nazionali in tale materia, se poi a questo si aggiunge una mancanza di rispetto, educazione e civile comportamento nei confronti dei clienti, è difficile sempre più una felice convivenza.



DPF

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