Meraviglie della storia. Un antifonario, antesignano dello spartito musicale, risalente al 1100, probabilmente il più antico conosciuto, è stato ritrovato alla Biblioteca Universitaria di Pavia. Prodigi della buona sorte. Durante i lavori di restauro su un volume del 1628, “In Ecclesiae Mediolanensi”, scritto da Giovanni De Deis, è emerso un foglio in pergamena manoscritta, contenente, per altro, notazioni di musica medievale.
L’incredibile scoperta è stata effettuata dalla ricercatrice Alessandra Furlotti, a cui la biblioteca aveva affidato il restauro di tre volumi seicenteschi, tra cui quello che conteneva l’antica pergamena.
Subito interpellato per le prime constatazioni tecniche, l’esperto musicologo e specialista di musica medievale francese, Dominique Gatté, che ha confermato quanto ci si aspettava dal documento: è un breviario che riportava anche le parti cantate della liturgia. Il documento, inoltre, è decorato da una miniatura di difficile interpretazione, che rappresenta un animale mitologico con zampe colorate e fattezze di serpente.
Grandissima la soddisfazione del ministro della Cultura, Bonisoli, il quale tiene a specificare che la pagina di pergamena manoscritta è stata ritrovata grazie ai finanziamenti per il restauro previsti dall'Art Bonus dal Mibac. Un ritrovamento, sottolinea il ministro «che dimostra l'importanza della tutela e del rapporto con il mondo universitario e il suo sistema bibliotecario».
E.R.
Comments