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Trump lancia una campagna anti hackers



La guerra di spionaggio si combatte sul web. Il presidente americano Donald Trump ha lanciato un avvertimento ai grandi gruppi industriali ad adottare migliori misure di difesa contro gli attacchi hackers a seguito di una serie di casi nei quali sono state accusate forme di spionaggio da parte della Cina. Numerose imprese, incluse la Hewlett-Packard Enterprise e la International Business Machine Corp sono state colpite recentemente da attacchi informatici. Il National Counter Intelligence e il Centro di Sicurezza nazionale che stanno svolgendo un’azione coordinata di antispionaggio sul web hanno sollecitato le imprese a raddoppiare gli investimenti per proteggersi contro le cyber rapine.


Il Centro di Sicurezza nazionale è preoccupato soprattutto per gli attacchi provenienti da Cina, Russia, Nord Corea e Oran, ad agenzie governative e a settori privati sensibili.

William Evanina, ex agente dell’Fbi e che ora sovrintende il Centro in una intervista ha detto che i vertici delle aziende “dovrebbero conoscere le intenzioni di questi avversari e cosa stanno facendo per avere il sopravvento. Pertanto noi non diciamo di non investire in Cina ma di essere consapevoli dei rischi”. Il messaggio è stato diramato alle associazioni di commercio con l’estero, alle quali sono stati inviati materiali informativi online e di carta e video in cui sono descritte le minacce che vengono dallo spionaggio informatico e i vari metodi usati dalle intelligence di Paesi stranieri. In una brochure è spiegato il metodo usato dagli hackers per entrare nei sistemi informatici e come creano falsi account social per indurre le persone a rivelare dati personali e sul proprio lavoro.


Poi viene suggerito come far fronte a questi rischi e aggiornare il software dell’antivirus. Questa operazione dal titolo “Consoci il rischio, aumenta le difese” è stata focalizzata soprattutto sui dipendenti governativi. L’amministrazione americana ha denunciato una serie di casi che vede coinvolti dipendenti e aziende che avrebbero rubato informazioni riservate da società americane a vantaggio dei cinesi. Sono nove i casi emersi da luglio scorso.

Il capo del Centro di Sicurezza nazionale, Evanina, spiega che la nuova campagna anti hackers è orientata anche quello che definisce come “gli aggressivi e persistenti attacchi” provenienti da Mosca ai danni della rete informatica di infrastrutture americane sensibili inclusi i sistemi delle telecomunicazioni, dei trasporti e finanziari. Cina e Russia hanno ripetutamente negato la paternità di tali attacchi. Evanina poi sottolinea che la minaccia maggiore è rappresentata dall’impianto di software “maligni” all’interno di una rete informatica anche in sostituzione di strumenti originari.

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