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Trump non trova lavoratori statunitensi e assume sessantuno stranieri



Donald Trump sta cercando lavoratori rigorosamente stranieri per la sua residenza di Mar-a-Lago. Sul sito del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti sono apparsi due annunci per l’assunzione di ventuno cuochi e quaranta camerieri. In totale sessantuno nuove assunzioni per la villa di Palm Beach, in Florida. Un gran colpo insomma. Per gli aspiranti sarà rilasciato un visto di categoria H, quello che solitamente viene rilasciato per una specifica offerta di lavoro. Ma la domanda da porsi è: perché assumere stranieri? Probabilmente perché a Mar-a-Lago pensano che i cittadini statunitensi non sono disposti a servire bene il Presidente. Quindi, meglio rivolgersi a personale straniero. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per la convinzione di Trump secondo cui i lavoratori immigrati sarebbero la causa dell’abbassamento dei salari negli Usa.

I contratti avranno una durata di otto mesi e la paga sarà di 13,31 dollari all’ora per i cuochi e di 12,68 per i camerieri. Mar-a-Lago oltre ad essere la magione di Trump, è anche un resort di lusso esclusivo. I soci versano una quota iniziale di 200mila dollari e una annuale di 14mila dollari. Ma Trump non è un novizio riguardo questo genere di iniziative. Lo scorso anno, a Palm Beach, erano stati assunti settanta lavoratori stagionali stranieri. Circa quindici governanti, venti cuochi e trentacinque camerieri. Quattordici cuochi e camerieri sono stati assunti qualche mese fa al club di golf di Westchester, nello stato di New York, mentre la Trump Winery vicino a Charlottesville ha chiesto l'assunzione di 23 stagionali per la lavorazione delle vigne. Insomma, con The Donald sembra essere ritornato il sogno americano.

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