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Turista violentata sul Garda, le telecamere incastrano il branco




Non è più il regno della “razza umana” il nostro e neppure questo che un tempo fu il “bel Paese” è tale. Una giovanissima ragazza danese, che stava trascorrendo le sue vacanze, insieme con la famiglia sul lago di Garda, è stata aggredita e violentata da un gruppo di quattro persone nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 luglio, appena fuori dall’ingresso di un locale di Manerba, paese della provincia di Brescia che si affaccia sul lago. La ragazza stava, appunto con i suoi, in un camping. Stando ai resoconti, la giovane avrebbe fatto facilmente “amicizia” con questi altri quattro ragazzi in un disco-pub del luogo, però, ben presto infastidita e intimidita dalle pressanti e pesanti avances del branco avrebbe abbandonato rapidamente il locale. Per nulla paghi i quattro, forti del loro essere insieme, l’avrebbero comunque ancora seguita sino al parcheggio del locale e quindi, dopo averla portata in un luogo che avesse il favore delle tenebre, hanno potuto abusarne dopo averla ulteriormente molestata. A questo punto, la forza e il coraggio femminile d’una giovane, le hanno permesso di riuscire a svincolarsi dalle efferatezze dei bruti e a fuggire, dolorante e in lacrime per ciò che ha subito. Altri ragazzi, vedendola in tale stato, mossi da pietà e umana solidarietà le hanno subito prestato soccorso e intervenuti, hanno chiamato i soccorsi. Con un’ambulanza la giovane è stata trasferita all'ospedale di Desenzano dove è stata sottoposta ai controlli medici previsti, quindi, interrogata delle autorità di polizia, ha raccontato tutto agli investigatori, che hanno ritenuto attendibile quanto da lei dichiarato. In seguito così alle descrizioni rilasciate dalla minorenne danese, lucide e puntuali, i carabinieri della Compagnia di Salò si sono potuti subito mettere in maniera efficace sulle tracce del branco, che sembrerebbe essere composto da tre stranieri di colore e da un italiano e del quale sono certi riuscire a dare un’identificazione esatta in breve tempo anche perché le telecamere di sorveglianza poste fuori dal pub hanno registrato l’accaduto così che la Procura di Brescia ha prontamente aperto un fascicolo per violenza sessuale verso minore. Inoltre con lei è stato aggredito anche il fratello maggiore che l'accompagnava e che inutilmente avrebbe tentato di difenderla.


La ragazzina, rimasta indelebilmente e comprensibilmente sconvolta dall’esecrabile vicenda, ha naturalmente lasciato l'Italia al più presto insieme con tutta la famiglia per far ritorno in Danimarca portando con sé di certo un doloro ricordo, un marchio d’impotenza e sopraffazione dovuto alla violenza di chi, ignaro di potersi dire “uomo” ha compiuto ciò che neanche l’ultima delle bestie commetterebbe, in un Paese, l’Italia, dove tutto ormai sembra concesso, anche l’azione più vile.


DPF

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