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“Ukraina- stranieri amori alle soglie della guerra”, come Lanci racconta un paese spaccato a metà


Editore: Ass. culturale Il foglio

Genere: narrativa contemporanea

Pagine: 390

Anno di pubblicazione: 2022

Torna Gabriele Lanci con il romanzo contemporaneo: Ukraina - stranieri amori alle soglie della guerra”. Il romanzo racconta la storia di Luigi Perlini, un albergatore riminese, che parte per l’Ucraina in cerca di un nuovo amore. Qui, la sua vita si intreccerà con quella di due donne: Olya, giovanissima e capricciosa, incapace di portare a termine le necessità matrimoniali, e Irina, madre di famiglia, instancabile lavoratrice, e donna con la testa sulle spalle.

Il loro sarà un incontro guidato dall’agenzia matrimoniale locale, gestita da una cara amica di famiglia, Katya.

Il romanzo indagherà l’abbandono minorile e la questione della guerra ucraina con minuzia e cognizione di causa. Verso la fine del romanzo, vi sarà un salto temporale. L’uomo ha finalmente scelto tra le due donne, ha avuto un figlio, e cresce con amore la primo genita della sua donna, avuta nel precedente matrimonio.

Saranno molti gli eventi che disturberanno la quietudine familiare, primo fra tutti il meeting avvenuto sotto il palazzo di Oblast di Odessa, dove viene rimarcata la tenzione a contrasto tra le forze di Euromaidan e quelle filorusse in crescita nella città e nell’est del paese. Questi ultimi, troveranno largo spazio nella narrazione, ai fini di un’autonomia dal governo centrale ucraino per la libertà delle proprie regioni.

Evocative le descrizioni riguardo l’architettura del paese, il colorato mercato e l’austerità della chiesa di Odessa. Una serie di contrasti visivi accompagnerà il lettore alla scoperta di un luogo magico, che ai giorni nostri, vive la bruttura della guerra.

L’ultimo capitolo riguarda un conflitto nascente tra Luigi e Irina, dovuto alla decisione della donna di iscriversi all’organizzazione filorussa dell’Odeskajadruscina. L’autore racconterà le brutture della strage di Odessa e la decisione condivisa dei due coniugi di partire alla volta dell’Italia nel giorno successivo della stessa. La guerra è raccontata con precisione e frasi evocative. Lanci descrive pienamente la paura degli adulti, la disillusione dei giovani, la voglia di rivalsa dei “ribelli”, e l’angoscia di chi si trova costretto ad abbandonare i luoghi e le persone che ama, per lasciare spazio all’orda inferocita di sangue e morte. Lanci racconta la paura di chi mette in valigia le prime cose che trova, la voglia di mettere in salvo i figli, i deboli, il timore di fare la scelta sbagliata, l’arrivo dei fascisti, il pericolo imminente che bussando alla porta, lascia senza fiato chi vi si trova impreparato ed incredulo.

(Miriana Kuntz)


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