"Voglio esprimere solidarietà e vicinanza ad Arianna Pezzotti, la mamma che ha perso il lavoro per una misura preventiva ostativa legata al suo essere politicamente di destra. Una delle maggiori battaglie di noi di Nessuno tocchi Caino è contro le misure interdittive che si usano preventivamente nell'antimafia, ma qui la situazione è ancora più grave e paradossale, perché non solo Arianna è incensurata e mai indagata, ma non si parla neppure di criminalità organizzata: caso unico in Italia, non la si vuol far lavorare perché ha frequentato alcuni mesi, senza la tessera, anni fa, Forza Nuova per portare aiuti ai terremotati ad Amatrice, e perché da cinque anni milita in Area Rieti, un'associazione di destra perfettamente legale, diretta da un medico di famiglia che addirittura esercita nelle carceri, quindi in un contesto istituzionale! Una grave ingiustizia quindi, per ragioni puramente ideologiche, che introdurrebbe un precedente gravissimo nel nostro paese, grazie al quale si potrebbe impedire di lavorare a chi ha idee politiche che non piacciono, anche se non ha mai fatto nulla di illegale."
lo dichiara in una nota Umberto Baccolo del direttivo nazionale di Nessuno tocchi Caino.
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