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Umberto Baccolo (Nessuno tocchi Caino): evitabile tragedia bimbo ucciso dal padre, cambiare legge


"L'omicidio del piccolo Daniele da parte del padre deve spingere a riflettere. Noi come Nessuno tocchi Caino ci siamo sempre battuti per il diritto dei bambini a mantenere un rapporto con i genitori detenuti, perché in tantissimi casi anche chi ha sbagliato può essere un padre amorevole. Ma questo non vuole dire che persone certificatamente violente e pericolose debbano poter vedere da soli i loro figli. In particolare, se ci sono denunce o segnalazioni per violenza domestica, la necessità è tutelare il bambino e ciò vuole dire che gli incontri devono essere sempre e solo protetti. Tragedie simili si possono evitare, ma per farlo è necessario cambiare la sciagurata legge sull'affido condiviso che in nome della bigenitorialità a tutti i costi affida spesso bambini a padri violenti, e penalizza le madri che non si fidano dell'ex e lo denunciano per tutelare il figlio. Finché non si capirà che uno che è violento in famiglia e fuori non può essere un genitore affidatario e stare da solo con il figlio, continueranno questi delitti. Quindi giusto tutelare il diritto dei padri che, anche se in carcere per altri reati, sono sempre stati buoni in famiglia, ma sospendere subito potestà e incontri a chi in casa si è mostrato violento: basterebbe ascoltare le mogli e guardare le carte giudiziarie per capire".

Lo dice in una nota Umberto Baccolo, del direttivo nazionale di Nessuno tocchi Caino.

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