Sessant’anni fa nelle miniere di lignite di Baccinello, una frazione del Comune di Scansano, venne portato alla luce lo scheletro completo di un esemplare di Oreopithecus bambolii, ovvero di un primate antropomorfo vissuta oltre otto milioni di anni fa. Subito chiamato “Sandrone” dai minatori che collaborarono alle operazioni di recupero del fossile quello scheletro è attualmente conservato al Museo di geologia e paleontologia dell'Università di Firenze e oggi celebrato a Baccinello l'anniversario del suo ritrovamento ormai diventato simbolo della struttura del Museo di storia naturale della Maremma, appartenente alla Fondazione Grosseto Cultura, tanto da essere riportato anche nel logo dello stesso.
La celebrazione del sessantennale ritrovamento di Sandrone avverrà quindi con una giornata totalmente dedicata all'evento, in collaborazione con la Pro Loco di Baccinello con dapprima un pomeriggio che vuole fare ulteriore luce sulla vita e sul momento della scoperta della scimmia preistorica al quale parteciperanno Lorenzo Rook, paleontologo, Università di Firenze, Roberta Pieraccioli, direttrice del sistema museale di Massa Marittima e Angiolino Lorini autore del libro “Baccinello, il borgo minerario dell’ominide. Storia, memoria e cronaca”. Il convegno sarà moderato da Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma.
In serata tutti i convenuti ed i presenti alla maifestazione parteciperanno a una sorta di percorso lungo la miniera, vicino al paese per scoprire gli elementi del passato di Baccinello, piccolo centro sorto e cresciuto attorno a miniere attive un tempo e aggi abbandonate, in Maremma. Dopo una cena a buffet è infine previsto lo spettacolo “In miniera con Sandrone: storie di uomini e ominidi” prodotto dall’associazione culturale Arts & Crafts di e con Irene Paoletti e Stefano Stefani che racconta un’immaginaria storia ambientata nelle miniere con il racconto del ritrovamento di Sandrone nelle sue gallerie.
DPF
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