Il cranio di un dinosauro vissuto circa 70 milioni di anni fa è stato ritrovato e rimosso dal blocco di roccia che lo conteneva presso il Villaggio del Pescatore di Duino Aurisina, in provincia di Trieste.
La complessa operazione di rimozione è avvenuta lo scorso giovedì, col trasporto nel laboratorio specializzato della ditta Zoic srl del geologo Flavio Bacchia, su incarico della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio del Fvg. I lavori sono consistiti in uno scavo preventivo con tagli eseguiti con appositi seghetti di precisione, utilizzati per creare lo spazio utile all’accesso alle ossa fossili. Il reperto non è stato intaccato nella sua interezza grazie al lavoro dei tecnici specializzati della ditta Tietz di Trieste.
L’androsauroide “Bruno”, così soprannominato dai responsabili della scoperta, è il secondo dinosauro, quasi completo, rinvenuto nel sito friulano, oggi uno dei siti paleontologici più interessanti a livello internazionale. “I beni paleontologici”, dice l’archeologa della Soprintendenza Paola Ventura, “fanno parte integrante del patrimonio culturale; l’affiorare di resti fossili deve essere affrontato come un’operazione scientifica di ricostruzione dell’ambiente datata milioni di anni fa. Il fine è sempre quello di ricomporre da una moltitudine di dati l’aspetto di una porzione di territorio, di solito molto diversa da quella attuale”.
Una volta completati i lavori di preparazione, il dinosauro Bruno sarà pronto per l’esposizione al Museo civico di storia naturale di Trieste.
Alessandro Sticozzi
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