Chi sino ad oggi aveva creduto che soltanto gli abitanti dei paesi limitrofi al lago di Loch Ness avessero un rettile mostruoso, adesso potrà finalmente ricredersi e vantarsi, soprattutto se sta facendo le vacanze estive a Fregene.
Infatti, da qualche giorno le cittadine di Maccarese e di Fregene, nel Lazio, sono percorse dalla fremente psicosi di un’ombra oscura e inquietante, che si muove lenta sotto al pelo dell’acqua. C’è chi dice sia un alligatore inopportunamente liberato da un suo sciagurato proprietario dopo esser diventato troppo grande per la vasca da bagno o per la piscina. È la stessa cosa che per decenni si è sostenuta al riguardo dei misteriosi, e mai realmente trovati, coccodrilli albini che abiterebbero le più profonde fognature di New York City. Intanto una donna, Cecilia Corlini che lo avrebbe anche fotografato, dice di averlo seguito per un centinaio di metri lungo il canale e che non sa esattamente di cosa si trattasse mentre sono stati allertati i carabinieri forestali con il timore che il presunto coccodrillo, o comunque qualsiasi tipo di lucertolone esso sia, possa arrivare mediante i canali all’agognato mare aperto. Nessuna traccia rinvenuta sulla terra ferma fa tuttavia pensare ad un coccodrillo, un alligatore o altro, quindi il mistero s’infittisce e il nostro imprendibile essere va a far bella figura di sé insieme ad altre leggendarie creature rettiloidi come l’Ogopogo canadese.
Sulle tracce dell'animale, sino ad ora imprendibile, è stata immediatamente creata una task force formata dai carabinieri della stazione di Fregene e dagli uomini del Nucleo speciale Cites, la cui precipua attività è proprio quella di occuparsi del traffico di animali importati illegalmente, nonché dalla Forestale. Questa squadra nei giorni scorsi ha battuto palmo a palmo il canale di irrigazione via Campo Salino, dove sono avvenuti tutti gli avvistamenti, per poi riprendere oggi da Borgo San Giorgio.
Nel frattempo Cecilia Corlini, racconta di aver visto mergere il grande rettile improvvisamente dalla superficie acquea in maniera aggressiva. Così dice la donna: «Dopo averlo fotografato dal mio giardino, sono uscita e l'ho seguito per un centinaio di metri lungo il canale se ne stava tranquillo sotto il pelo dell'acqua e nuotava molto lentamente. Non sono in grado di dire cosa fosse, iguana, coccodrillo o altro, ma di certo il corpo doveva essere lungo almeno un paio di metri».
Già un mese e mezzo fa, un acquaiolo diceva di aver avvistato la bestia rettiliforme, addirittura di averlo sorpreso «in piedi sulle gambe posteriori come un varano» sul bordo del canale, dopo di lui e anche l'autista di un camion del latte raccontava di essersi imbattuto lo scorso 3 luglio in un «Varano o alligatore, poteva essere qualsiasi cosa, ma di certo era molto grosso», infine la sua apparizione improvvisa parrebbe aver provocato l’uscita fuoristrada di un’auto guidata da due stranieri che avrebbero cercato di evitare un «Grosso animale con una lunga coda», qualche settimana or sono, che vogliamo sperare non siano originari della Scozia.
DPF
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