No a ciarlatani e pseudo-scienziati. È il senso dell'accordo in difesa della scienza sottoscritto da Beppe Grillo e Matteo Renzi.
L'annuncio, rivoluzionario per quanto riguarda il garante dei 5 Stelle che sull'argomento avevano più di una volta espresso pareri contrastanti, è stato dato dal virologo Roberto Burioni, che nel suo sito scrive: «Oggi è successa una cosa molto importante: Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno sottoscritto, insieme a molti altri, un patto a difesa della scienza. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. La scienza deve fare parte di questa base. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani».
Insieme a Burioni a lanciare l'appello è anche l'immunologo Guido Silvestri, capo del dipartimento di microbiologia e immunologia dell'università Emory di Atlanta, editore del Journal of Virology, la più autorevole rivista del settore.
Dopo essere stato chiamato dai grillini per tracciare la strategia del Movimento sulla prevenzione vaccinale, Silvestri aveva messo nero su bianco il suo aut-aut: «Chiedo che la leadership del Movimento faccia chiarezza dichiarando che certe posizioni anti scientifiche sono isolate e non rappresentano in nessun modo la voce ufficiale del M5S. Questo tipo di esternazioni sui vaccini, fuori luogo e controproducenti, vanno smentite ufficialmente». Ottenendo dal blog di Grillo, solo poche ore dopo, quanto esigeva con forza. Nel blog compariva questa affermazione: «Quella dei vaccini è una questione importante che merita la massima serietà. Siamo per accompagnamento alla vaccinazione, informazione capillare, vigilanza su efficacia e sicurezza. Politiche volte a garantire alti livelli di copertura. Dichiarazioni di natura diversa non rappresentano la posizione del Movimento. Ciò vale per le opinioni dei medici che intervengono ad audizioni in commissioni regionali e per i singoli consiglieri comunali: si esprimono a titolo personale».
Il patto arriva dopo l'allarme lanciato per l'emergenza morbillo in Europa prima della fine dell'anno, con l'Organizzazione mondiale della Sanità che ha contato 60 mila casi di contagio nel 2018, il doppio rispetto all'anno precedente e il maggior numero dall'inizio del secolo; e con 72 morti, il doppio rispetto al 2017.
A gennaio poi erano scesi in campo 130 tra medici e ricercatori contro le "fake news" su Internet, scrivendo che «la salute dei cittadini passa anche attraverso una corretta informazione». Era la risposta a un'analisi dell'associazione veneta no-vax Corvelva che, dopo un'analisi affidata a un laboratorio privato di alcuni vaccini, ne aveva accusato la mancanza di sicurezza. per la presenza di proteine contaminanti e l'assenza di antigeni che dovrebbero proteggere dalle malattie. Ma il professor Enrico Bucci della Temple university di Philadelphia, dopo aver analizzato lo studio di Convelva aveva detto chiaramente che avevano preso fischi per fiaschi.
Tornando al patto anti-ciarlatani firmato anche da Grillo, nel testo le forze politiche si impegnano a sostenere la scienza e a non tollerare forme di pseudo-scienza o pseudo-medicina che mettano a repentaglio la salute pubblica, utilizzando la legge per fermare chi invece usa argomentazioni nono scientifiche che creano allarmismo e paure ingiustificate tra la popolazione. Il testo impegna anche ad aumentare l'informazione sulla scienza a partire dalla scuola dell'obbligo e, soprattutto, ad assicurare adeguati finanziamenti pubblici, a partire dal raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.
Il patto è anche una mossa per controbattere le accuse del presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, che aveva annunciato le sue dimissioni perché «il governo ha posizioni antiscientifiche». Al Corsera Ricciardi aveva accusato Matteo Salvini: «È chiaro che quando un vicepresidente del Consiglio dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico. È antiscientifico. Cosa sarebbe di troppo, cosa sarebbe inutile o dannoso questo esponente del governo non lo ha detto. In realtà in Italia stiamo applicando i protocolli e gli schemi internazionali sulle vaccinazioni».
Beppe Grillo dà segno di voler fare ammenda e trascinare il Movimento verso posizioni antitetiche a quelle iniziali, e lo fa con decisione, senza più lasciar spazio a futuri fraintendimenti; così scrive sul suo blog: «La scienza procede, senza timori attraverso il dubbio (anche su se stessa). La scienza, ed il suo mondo, hanno bisogno di sopravvivere, come qualunque altra cosa. Per questo condivido con voi il Patto Trasversale per la Scienza, perché il progresso della scienza deve essere riconosciuto come un valore universale dell’umanità e non può essere negato o distorto per fini politici e/o elettorali».
di Paolo dal Dosso
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