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Veronesi: La diarchia nel M5s apre nuove praterie a sinistra

Serve un Che Guevara italiano per conquistarle.




“Anche nel M5S iniziano i distinguo, e anche pesanti. Beppe Grillo spara a zero su Giuseppe Conte: «Ha fatto un documento di 32 pagine e l’ha chiamato bozza», «Il visionario sono io, lui non è venuto con noi nelle piazze».


Probabilmente si tratta anche di un tentativo di Grillo di scaricare su Conte la cancellazione del tetto dei due mandati.


Ma è uno scontro tra visioni diverse. Il giustizialismo statalista delle origini, i «vaffaday », l’acqua pubblica, il reddito di cittadinanza universale, l’ “uno vale uno” sta diventando la moderazione liberista di un partito che governa insieme a Draghi.”


La crisi dei pentastellati, dice il maestro Alberto Veronesi, noto direttore d’orchestra e da sempre impegnato politicamente, rappresenta una grande opportunità per la sinistra.


“Anche il M5S sta facendo la sua corsa al centro: questo lascerà libera una prateria a sinistra.


Stasera ho l’onore di ritirare il Premio «Magna Grecia», a Bari, dove sarà premiata anche Aleida Guevara, la primogenita di Che Guevara e Aleida March.


Ecco, anche in Italia abbiamo bisogno di un nuovo Che Guevara.”

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