Onorevole Villani, il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa ha proposto di dirottare all’aumento delle spese militari i finanziamenti destinati al reddito di cittadinanza. Che cosa gli risponde?
La proposta del senatore La Russa e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia dimostra, ancora una volta, la distanza di una certa classe politica dai problemi e dalle esigenze reali dei cittadini. Quella di La Russa è una provocazione lanciata contro Giuseppe Conte. Sappia, però, che l’ordine del giorno, con cui chiede di attingere ai fondi del reddito di cittadinanza per finanziare l’aumento delle spese militari, non troverà mai il consenso del M5s. Il nostro è un no secco e convinto. Restituiamo, quindi, la provocazione al mittente. Oltretutto, mai come in questo ultimo periodo, il reddito di cittadinanza è stata la misura che ha consentito alle famiglie più disagiate di sopravvivere. Noi del M5s siamo più che mai orgogliosi di questa nostra misura che, anche se, lo ammettiamo anche noi, avrebbe bisogno di alcuni correttivi, resta, però, una scelta di civiltà e di solidarietà sociale assolutamente insostituibile. Alle classi sociali più deboli il M5s ha da sempre dedicato la massima attenzione.
Giuseppe Conte ha ribadito il no all’aumento delle spese militari. Le priorità, ha detto, sono altre: transizione energetica e welfare sociale. Tutto il Movimento è sulla stessa lunghezza d’onda del suo Presidente?
Assolutamente sì. Io sono convinta che il pensiero espresso da Giuseppe Conte sia quello dell’intero Movimento. Noi ci identifichiamo non solo nella priorità transizione ecologica, che è il nostro cavallo di battaglia, ma ancor di più nel sostegno a chi ha più bisogno, specie in un momento di crisi economica, come quella che stiamo vivendo.
A proposito del no all’aumento delle spese militari, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha sferrato un duro attacco a Conte. Ha detto che minaccia la crisi sulle spese militari solo per ottenere un like in più e che il suo è lo stile dei populisti. Parole pesanti…
La risposta a Renzi è nella coerenza delle nostre scelte politiche. Il senatore Renzi, invece, non si è mai distinto per la coerenza delle sue posizioni. Se c’è qualcuno, che cerca un like in più ad ogni esternazione, è lui e non il M5s. A Renzi dico anche i governi a guida Cinquestelle, a differenza del suo, sono sempre stati dalla parte dei cittadini e hanno favorito con la loro azione la crescita del Paese. Potrei farle, a differenza di Renzi, un’infinità di esempi.
C’è il rischio che si vada al voto di fiducia. Quale sarebbe in quel caso la scelta finale del M5s?
Io so che su questo già oggi si dovrebbero sentire Conte e il Presidente Draghi. Io mi auguro che non si arrivi al voto di fiducia, perché in quel caso rimarremmo convinti del nostro voto contrario. Sono, comunque, fiduciosa e convinta che alla fine il buon senso prevarrà.
di Antonello Sette
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