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A Matera arte e musica si fondono in Le meraviglie d'Italia, Sgarbi: «Il Sud riparta dalla bellezza»



Il nome ce l'ha messo lui, così come la selezione delle opere presentate in un connubio tra musica e arte. La vigilia dell'inaugurazione di Matera capitale europea della cultura 2019 ha visto il prezioso centro, patrimonio dell'Unesco, ospitare all'auditorium Gervasio, all'interno della rassegna Matera in Musica, una serata dal titolo “Le meraviglie d'Italia”. Preso in prestito da un libro pubblicato dal critico d'arte Vittorio Sgarbi (L'Italia delle Meraviglie, Bompiani 2009), il nome rievoca già di per sé la natura dell'evento andato in scena nella splendida e suggestiva cornice del capoluogo artistico lucano. Un viaggio tra le bellezze del Meridione sancito dal sodalizio tra musica ed arte figurativa: alle opere scelte e selezionate dal critico d'arte si sono infatti intervallate le musiche dell'Orchestra Magna Grecia guidata da un altro deputato sensibile al richiamo della dea dell'amore e della bellezza, il grillino Michele Nitti, per una sera fratello di spirito dell'ex forzista e sindaco di Sutri. Un percorso artistico inedito, quello pensato appositamente per la serata, che trascende dal concetto di Nord, centro e Meridione. Prendendo spunto dalla celebre mostra presentata all'Expo 2015 di Milano e dal libro stesso pubblicato nel 2009 da Sgarbi, “Le meraviglie d'Italia” pone in essere una nuova geografia dell'arte della nostra Penisola, pensata attraverso delle direttrici, quella Adriatica, quella Ionica e quella Tirrenica, a tutti gli effetti le porte verso il Mediterraneo. Un progetto a tappe grazie al quale riscoprire i maestri che hanno segnato la storia artistica della nostra Penisola con l'ausilio delle musiche e delle composizioni di Ottorino Respighi. Ma non solo i grandi maestri e gli autori più celebri: il percorso mira anche a riscoprire e rivalutare i moltissimi "minori" che popolano l'universo artistico del Mezzogiorno e non, per fornire un quadro completo, sia cronologicamente che artisticamente, delle bellezze che popolano il Belpaese. «È successo tutto quasi per caso», ha spiegato un sorpreso Vittorio Sgarbi, «in Parlamento si è avvicinato un parlamentare che mi ha parlato di questo progetto con l’Orchestra della Magna Grecia ma avevano già fatto tutto loro. Hanno scelto il titolo di un mio libro “Le meraviglie d’Italia” e hanno messo in piedi un percorso d’Italia limitato ad alcune tappe del Meridione che cade nella serata precedente quella della cerimonia inaugurale di Matera 2019. Per di più il direttore d’orchestra è un deputato del Movimento 5 Stelle, che io non ho mai trattato con grande affetto. Quindi è una cosa misteriosa. Un direttore che si chiama Nitti, molto sensibile e del tutto alieno dall’antagonismo politico, una produzione che nasce nel mio nome sulla scia di quelle fatte per gli artisti». Prendendo spunto dai suoi itinerari d'arte focalizzati sui grandi geni italiani (prima con Caravaggio e Michelangelo, quest'anno con Leonardo in occasione dei cinquecento anni dalla morte), “Le meraviglie d'Italia” vuole essere il volano per ridare slancio ai centri del Mezzogiorno grazie all'arte e alla bellezza. Sgarbi si è detto entusiasta di questo progetto, ammettendo di aver avuto già quattro anni prima dei contatti con l'amministrazione della città lucana per «fare una grande mostra per Matera capitale europea della cultura 2019, ma non sono riuscito a trovare nessun collegamento pratico per realizzarla. Invece è capitato un miracolo del Parlamento a Matera. Perché siamo due parlamentari di diverso orientamento politico che lavorano insieme in quanto uno direttore di orchestra e l’altro critico dell’arte». A proposito del rilancio del Sud grazie alla cultura, il sindaco di Sutri si dice fiducioso che «dopo Lecce, Matera potrebbe essere il primo luogo del Meridione che risorge attraverso la bellezza». Non manca qui la stoccata al leader politico dei 5Stelle, Luigi Di Maio, a cui critica la scelta di investire in assistenza, tramite il reddito di cittadinanza, anziché devolvere quelle ingenti somme in interventi mirati che puntino a far risorgere centri come Matera, dal punto di vista turistico e architettonico, grazie alla promozione della cultura. «Il Meridione può avere uno sviluppo nella direzione della bellezza, rispetto al nord che è sviluppato. Lo dicevo con Farinetti (Oscar fondatore di Eataly, ndr). Le Canarie hanno un perimetro come la Sicilia e ha 75 milioni di turisti e la Sicilia ne ha 7, quando la Sicilia ha molta più offerta, perché oltre all’offerta del mare ha una quantità sterminata di capolavori. Non è questa la strada che è stata scelta ma occorrerà arrivarci. Dovendo spendere miliardi di euro, dovrebbero essere spesi per la bellezza dell’Italia e per farla conoscere». A ruota libera, il critico d'arte più noto d'Italia ha parlato del rapporto che lo lega alla Basilicata e ai suoi abitanti, spiegando anche le prossime iniziative dal punto di vista politico della sua lista Rinascimento riguardo le prossime Regionali: «Quello che faremo non mi è ancora chiaro però ho dato a Gabriele Scarcia, che ha fatto con me un libro sui Tesori della Basilicata, ampia possibilità. Certo, la politica è fatta anche di animalità, soprattutto nel Meridione, di persone di capaci di prendere i voti e non solo di grandi idee. Sarebbe bene quindi trovare candidati che fossero sintonizzati con questo progetto». Infine Sgarbi traccia un sentiero, a suo avviso la massima priorità per una terra «straordinaria» ma poco conosciuta, «perfino di meno del Molise. Partiamo con Matera e abbiamo la possibilità di far nascere una regione nuova, che si aggiunge alle regioni italiane che sono nella mente degli italiani. Un turista arriva a Matera e così comincia una nuova idea di Italia, si fa l’Italia da Matera».



di Alessandro Leproux

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