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Il 14 dicembre a Venezia la terza edizione degli Italian Wedding Awards



«And the Oscar goes to...» Forse mancherà la statuetta dorata che fa brillare gli occhi ad istrionici attori di ogni dove, ma in quanto a suspense e prestigio la manifestazione non ha nulla da invidiare alle rassegne a stelle e strisce. Anche quest'anno, per il terzo consecutivo, tornano gli Italian Wedding Awards, l'ambito riconoscimento nel settore matrimoniale italiano, un premio che vale una carriera intera. Nato per celebrare l'eleganza, la raffinatezza in tutti gli ambiti che vanno a comporre la magica, indimenticabile serata che tutti sognano nella vita, l'appuntamento costituisce un vero gala del matrimonio. Un impulso a competere per l'eccellenza, un invito alla ricercatezza del dettaglio, un motore che impegna aziende di tutta la Penisola che, tramite la loro offerta di Wedding, possano fungere anche da importante attrattiva per tutto il settore del turismo. Gli Italian Wedding Awards sono infatti un premio itinerante, che oltre a promuovere l'intero ambito del matrimonio italiano, si pongono l'ambizioso obiettivo di valorizzare, regione per regione, le destinazioni e le mete, anche quelle meno conosciute, per un'offerta completa ed esaustiva, per un pubblico italiano e non. Dopo la prima edizione di Roma e la seconda di Firenze, quest'anno, il 14 dicembre, la manifestazione troverà casa nella suggestiva, unica, "Serenissima" Venezia. Per una notte la laguna, diamante inestimabile, patrimonio artistico senza tempo del panorama italiano, si colorerà per ospitare l'attesissimo evento che raduna quattrocento partecipanti, suddivisi tra le venti categorie. Una giuria altamente selezionata, composta da membri sia italiani che del panorama internazionale, uno per ogni categoria, giudicherà e selezionerà i candidati in base a criteri di professionalità, numero di matrimoni svolti, referenze e tocco di originalità nel lavoro svolto. Unito al loro giudizio, anche quello proveniente dal web, viste le decine di migliaia di follower che gli Awards possono già vantare. Previsti inoltre premi speciali, tutti da scoprire durante il corso della serata.



Abbiamo intervistato, in esclusiva per Spraynews, le ideatrici e organizzatrici del premio nazionale, Mariangela Savonarota e Camelia Lambru di Italian Event Production.



Come è nata l'idea degli Italian Wedding Awards? Si possono definire gli oscar del matrimonio all'italiana?


«L'idea nasce in un momento di profondo cambiamento e crescita per entrambe. Avevamo un sogno e volevamo che diventasse un po' il sogno degli italiani. Una sorta di riscatto di coloro che lavorano dietro le quinte di un evento. Volevamo creare una notte degli Oscar solo per i fornitori del wedding, farli sentire protagonisti, per accendere i riflettori su coloro che ogni giorno lavorano per trasformare i sogni in realtà e la realtà in una favola. In effetti è il primo riconoscimento Nazionale per le aziende che operano nel settore del matrimonio. Ma è anche un modo per valorizzare e promuovere il Made in Italy attraverso il wedding, la qualità dei nostri prodotti, la bellezza del territorio, l’eccellenza , il gusto raffinato e inconfondibile dello Stile Italiano.»


Giunti ormai alla terza edizione, l'evento ha preso ufficialmente piede. Per quanto riguarda la partecipazione, sia nel numero di partecipanti che nel seguito del pubblico social, è in crescita?


«Dopo il successo delle prime due edizioni a Roma e a Firenze dove l’evento è stato seguito in diretta da più di 5000 persone, quest’anno l’interesse a partecipare a un evento così prestigioso è aumentato. Questo grazie anche al network di business che abbiamo creato parallelamente all’evento, che permette alle aziende del settore turistico e dedicato di interagire con buyers nazionali e internazionali per promuovere il turismo e il destination wedding in Italia.



A cosa si deve la decisione di fare degli Awards una manifestazione itinerante, che cambia sede ogni anno?


«Nasce dal desiderio di far conoscere le meraviglie, le tradizioni e l’arte di ogni regione italiana. L'Italia è ricca di storia e di cultura a volte sconosciuta anche a noi italiani. Grazie a questo evento itinerante noi stesse abbiamo scoperto tesori e aneddoti, siamo entrate a contatto con la gente del posto, abbiamo ascoltato le loro storie, abbiamo assaporato i colori e i profumi che caratterizzano ogni regione. Io personalmente sono orgogliosa di essere riuscita a far conoscere realtà del sud come la Calabria, terra a cui sono legata. Molti fornitori di eccellenza sono in gara per le diverse categorie, location storiche, borghi, artigiani che lavorano tessuti e creano abiti da sposa rigorosamente a mano. Artisti e creatori di scenografie da sogno. Maestri di buon cibo e dolci tipici, insomma un trionfo del made in Italy in un momento in cui, nonostante l'economia del mercato asiatico sembri avere il sopravvento, il made in Italy si conferma prodotto di eccellenza. Ma sarà un’edizione speciale anche perché quest’anno abbiamo aperto le porte alle Wedding Planners di tutta Italia che organizzeranno, nella loro regione la semifinale di Italian Wedding Awards. Accederanno alla serata finale del 14 dicembre a Venezia tutti i vincitori delle varie categorie qualificati al concorso regionale dove una giuria tecnica internazionale e una giuria stampa decreterà i vincitori assoluti in campo nazionale. Quest’anno l’evento si terrà a Venezia, la città più romantica del mondo, nello splendido Hotel Monaco & Grand Canal, che sarà allestito per l’occasione con le meravigliose decorazioni del flower designer Gabriele Bisetto, con la partecipazione in Giuria di Antonia Sautter, ideatrice del Ballo del Doge.»



Quali sono i criteri con cui selezionate i partecipanti in base alle varie categorie?


«Abbiamo accuratamente stilato e registrato un regolamento insieme al nostro legale Avv. Carmen Iodice, in cui la partecipazione al concorso è libera per tutti i fornitori italiani che operano nel settore del Wedding e del made in Italy. Ogni fornitore può accedere al portale di www.iwa-vote.com creando un vetrina e facendosi votare online fino al 15 ottobre. Dopo il 15 di ottobre una giuria tecnica regionale, selezionata con le referenti di ogni regione, deciderà i semifinalisti per categoria. Il 14 di dicembre una giuria tecnica internazionale e una giuria stampa proclameranno i vincitori nazionali.»


Quali quelli invece per comporre la giuria?


«La giuria è formata ogni anno da nomi importanti d’eccellenza del settore del wedding a livello internazionale e da una giuria stampa. Per esempio, nelle scorse edizioni, abbiamo avuto il piacere di ospitare Colin Cowie, uno dei top 5 Wedding Planner nel mondo, Reneè Strauss, il flower designer Vincenzo Dascanio, conosciuto in tutto il mondo per la sua genialità artistica, la giornalista del Financial Times Jordine Bartlett, la direttrice di Brides Jade Beer, la wedding planner italiana Giorgia Fantin Borghi. Quest'anno avremo un critico d’arte come l’on. Vittorio Sgarbi, la giornalista Laura della Pasqua e Giulia Cerasoli, oltre a Roberto Alessi e una Madrina di eccezione.»


Se doveste dare una definizione di "matrimonio all'italiana" quale sarebbe? E quali sono i caratteri distintivi per riconoscerlo?


«Parlando del matrimonio all’italiana si pensa subito al folklore che racchiude le tradizioni, i sapori, il territorio di ogni regione con le sue particolarità, che sono molto apprezzate dagli sposi stranieri. Il gusto per il dettaglio, le scenografie naturali, gli allestimenti che si legano con il contesto territoriale e in generale lo stile made in Italy sono molto richiesti, dall’abito ai prodotti enogastronomici.»


Wedding planner, una figura importata, almeno nel nome, da ambienti anglosassoni. C'è un'effettiva richiesta nel nostro Paese per questo tipo di professionalità?


«Certo, è sempre più richiesta la figura di wedding planner, essenziale per la riuscita di un matrimonio, sia nella fase organizzativa nei mesi precedenti all'evento, poiché si occupa delle pratiche burocratiche, il briefing con i fornitori, il transfer e l’accomodation, sia nel giorno stesso quando coordina e segue il fil rouge disegnato. È una figura sempre più manageriale, una "weddprenuer", in quanto in una agenzia di wedding planner ci sono sempre di più figure specializzate come il webmaster, l’ufficio marketing, la comunicazione, la wedding designer»



Perché una giovane coppia dovrebbe rivolgersi a un'agenzia di Wedding Planner? Quali servizi esclusivi può trovarvi?


«Organizzare il matrimonio è stato riconosciuto come uno degli eventi più stressanti della vita, quindi sono le coppie che cercano un’agenzia di wedding planner, soprattutto che sia in grado di soddisfare le loro esigenze, di interpretare i loro sogni e disegnare insieme a loro un matrimonio unico, personalizzato. Oggi gli sposi si devono interfacciare con più agenzie di fornitori, dall’allestimento, al progetto video fotografico, all’agenzia che curerà l’intrattenimento, quindi avere un referente che possa coordinare tutti quanti rende più semplice l’organizzazione, meno stressante e con la certezza di avere la qualità e la professionalità.»




Si ringraziano per la gentile concessione delle immagini Giovanni Raspante per l'allestimento floreale, Rita D'Ascenzo per la torta

Foto credit Alessandro Zingone




di Alessandro Leproux - Ufficio comunicazione di Monica Macchioni

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