Intervista esclusiva a #MariaFiorenzaDiGosta, vicepresidente de “Il Salotto Think Tank”
Maria Fiorenza Di Gosta, crescono le aspettative per l’apertura del vostro Salotto?
Sì, è una corsa a informarsi e tutti noi tre, la presidente #MarziaBilotta, il segretario generale Giuseppe Rizzi ed io, siamo impegnati a fornire ogni tipo di delucidazioni, ma non possiamo, purtroppo, annunciare una data. Quella è nelle mani della pandemia. Speriamo che la battaglia contro questo virus maledetto si possa vincere nel più breve tempo possibile. #IlSalotto è diventato per tantissimi il simbolo di una ripartenza, del ritorno alla normalità che da più di un anno è diventata, più che un desiderio, un miraggio. Il nostro Salotto presuppone e offre tutto quello che il virus ha cancellato. La felicità di incontrarsi, di stringersi la mano, di abbracciarsi, di ridere e di parlare guardandosi negli occhi. Confrontando opinioni e verità direttamente, dal vivo, in presenza. C’è tanta voglia di uscire dalle piazze virtuali, dai like e dai commenti digitati.
A chi aprirete il vostro Salotto?
Ai politici e alle istituzioni, ma non solo. Saremo ben lieti di ospitare artisti, attori, chef stellati, imprenditori e giornalisti. Non saranno delle feste chiassose ed extralarge. Il Salotto riunirà persone che vogliono confrontarsi su un tema specifico, non nella seriosità distratta e spesso plumbea di un convegno, ma in un clima di cordialità e leggerezza, in una location elegante e prestigiosa, scelta e allestita con un’attenzione quasi maniacale alla bellezza, perché pensiamo che la bellezza sia il miglior viatico per la vita che rifiorirà. L’abbiamo detto e lo ribadiamo. La nostra parola d’ordine è “ripartenza”. Dio solo sa sa quanta voglia c’è in giro di ripartire. Noi vogliamo essere il volano di un desiderio diffuso e incontenibile.
Avete he già pensato a qualche tema che possa specificamente galvanizzare questo desiderio diffuso e incontenibile di ripartire?
Proprio quello della bellezza è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Verremo da un periodo di buio e di clausura forzata. Dalla bellezza della nostra Italia, dalle sue piazze, dai suoi vicoli, dai suoi monumenti, dal suo mare e delle sue montagne, da un patrimonio culturale di ineguagliabile valore si può forse, più che da qualsiasi altra cosa, ripartire. Il turismo che non è stato può rappresentare, per contrappasso, la straordinaria opportunità di una svolta e l’Italia divenire la meta eletta degli uomini di tutto il mondo, tornati liberi.
Il Salotto rimarrà dentro i confini di Roma caput mundi?
Non avremo una sede fissa. Ogni tema avrà il suo evento e la sua location personalizzata. Abbiamo, però, già in serbo una sorpresa. Pensiamo a eventi dislocati, per la loro stessa natura, altrove. Contiamo di poter organizzare un evento estivo a Capri e uno invernale a Cortina.
Pronti, via. Pronti siete. Al via manca solo la sparizione dalla faccia della terra di un virus che ha sconvolto la vita di noi tutti…
Stiamo stanchi e stufi di webcam e altri palliativi a distanza, che io, oltretutto, personalmente detesto. C’è voglia di tornare a vivere. Di capire come ripartire. Avendo di fronte e accanto le persone giuste, in un ambiente adatto. In allegria e leggerezza. Che non vuol dire superficialità ma voglia profonda di ritrovare la bellezza tutta intera della vita. E la speranza, ora sopita, di un mondo migliore. Un Salotto, come il nostro, può contribuire a rimettere in contatto le anime sparse e perdute della pandemia. Può diventare il Circolo Pickwick dell’Italia che riparte. Per arrivare ancora più in là. Un salotto per pensare e sognare in grande. Non solo per cambiare pagina, ma per scrivere ogni volta, tutti insieme, pagine sempre più belle.
di Antonello Sette
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