L’olio sarà uno dei protagonisti della Settimana della Cucina italiana. L’iniziativa promossa dai ministeri degli Esteri e delle Politiche agricole, che si svolgerà dal 19 al 25 novembre con oltre mille eventi in 120 Paesi con migliaia di chef in partenza per tutti i continenti. L’evento giunto alla terza edizione, vuole promuovere la Dieta Mediterranea, gli autentici prodotti, e la cultura dei territori di produzione e intende rafforzare i 41 miliardi di esportazioni messi a segno nel 2017 dal settore agroalimentare. Il ministro delle Politiche agricole Centinaio ha sottolineato che «Negli ultimi dieci anni il valore dei cibi e del vino esportati è aumentato dell'80%».
Un posto d’onore nella kermesse lo avrà l’olio, uno dei protagonisti della tavola italiana e di cui la comunità scientifica mondiale, attraverso innumerevoli ed approfonditi studi, ha scoperto i benefici, come antidoto naturale in grado di combattere numerose e serie patologie. ITALIA OLIVICOLA, la più importante organizzazione dell’olivicoltura italiana, parteciperà alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, e a Londra il prossimo martedì 20 novembre, promuoverà il corretto consumo di olio extravergine d’oliva. L’intera giornata sarà dedicata a questo prezioso alimento con incontri presso l’Istituto Italiano di Cultura.
In particolare, nella mattinata si svolgerà un seminario con la partecipazione del Presidente di ITALIA OLIVICOLA, sulle caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine d’oliva, alla presenza di importanti studiosi del settore, come Simon Poole, medico di Cambridge, un’autorità internazionale in tema di Dieta Mediterranea e olio extravergine di oliva.
Nel pomeriggio, invece, i tecnici di ITALIA OLIVICOLA guideranno gli ospiti in un percorso sensoriale tra i migliori oli dei produttori italiani. «Non potevamo certo mancare a questo appuntamento importante per promuovere e valorizzare l’olio extravergine d’oliva italiano nel mondo, ha affermato il Presidente Sicolo, ogni occasione è buona, soprattutto in un periodo in cui alcuni Paesi mirano a screditare nei consessi internazionali la qualità dei nostri prodotti attraverso bollini neri e tasse, per ribadire il valore nutraceutico dell’olio di qualità dei produttori italiani e per promuovere un corretto stile di vita rappresentato al meglio dalla Dieta Mediterranea».
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