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Strategic Bridge ama le sfide, dalla cyber security a sponsor di Grillini


Strategic Bridge, società all’avanguardia per la sicurezza informatica, è il main sponsor di Andrea Grillini, manager bolognese noto nel mondo dell’endurance. In una serata alla Rascasse a Monaco, Grillini ha presentato i tre piloti del team e la nuova moto Suzuki per la prossima stagione del Motor Endurance.

È stata l’occasione anche per presentare al grande pubblico internazionale, l’attività di Strategic Bridge, fondata a Monaco nel 2013 da Pier Paolo Ranieri. Un vero gioiello della cyber security che recentemente ha stretto una partnership con Darktrace, una delle migliori aziende del settore della sicurezza informatica, finanziata dall’Università di Cambridge e laboratorio di soluzioni all’avanguardia, oltre a essere un punto di riferimento per i cervelli che operano sul web.

Il proliferare degli attacchi informatici e la presenza sempre più scaltra e sofisticata degli hacker sul web espone le aziende, ma anche i manager, a veri e propri attacchi, sia come attività di spionaggio sia come danneggiamento della reputazione.

Abbiamo raggiunto Ranieri a Monaco per farci spiegare come aiuta le aziende


Pier Paolo Ranieri, un aiuto da Strategic Bridge per difendersi sul web non solo per le società ma anche per i privati


«Le aziende ma anche i singoli privati sono sempre più esposti a forme di hackeraggio finalizzate a distruggere la reputazione o a carpire segreti industriali o a paralizzare l’attività tramite l’innesto di virus nelle infrastrutture informatiche».


Come avviene?


«Un tempo, prima di Internet, c’era il passa parola; ma erano operazioni lente e non sempre incidevano in profondità nella vita di una società o di una persona. Ora sul web si possono raggiungere milioni di utenti in tempi velocissimi , con danni gravissimi e immediati ».


In che modo intervenite?


«Gli attacchi reputazionali avvengono tramite i blog che prendono di mira un obiettivo e lanciano messaggi negativi e distruttivi del lavoro e della vita privata. Un manager può essere messo ko da azioni di questo genere. La reputazione nel mondo del business è tutto. Una banca prima di concedere un grosso finanziamento si documenta soprattutto sul web, e se qui trova informazioni negative sul cliente può anche decidere di bloccare un prestito, perché nell’incertezza se quanto trova su Internet sia vero o no, preferisce cautelarsi. Noi interveniamo sovrapponendoci a questo flusso di fake news, e con un lavoro costante e capillare ricostruiamo l’immagine distrutta».


Quanto tempo si impiega a ristabilire la verità?


«Dipende dalla gravità del danno, da tre mesi a un anno coinvolgendo fino a tre ingegneri informatici. Non è un lavoro semplice».

Strategic Bridge si occupa anche di prevenire la pirateria informatica, gli atti di spionaggio che sul web stanno diventando molto frequenti.

Jacopo Tavaroli, direttore delle operazioni del Gruppo, ci spiega come vengono intercettate e bloccate queste azioni dannose: «Attraverso una sonda inserita nell’infrastruttura informatica di un’azienda, controlliamo il flusso dei dati. Quando emerge qualche anomalia rispetto a comportamenti standard, il sistema interviene. Si può bloccare un’intrusione dall’esterno o la fuoriuscita di dati. O si può rallentare la fuoriuscita in modo da consentire all’azienda di intervenire. Sono frequenti i casi in cui l’artefice di queste operazioni dannose per l’azienda, sono compiute da dipendenti e funzionari che occupano posizioni in cui è facile l’accesso a dati sensibili».

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