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L’imbarazzante silenzio dell’ad Rai Foa sulla commemorazione di Mussolini a Predappio


Marcello Foa

Ebbene sì, la Rai non finisce mai di stupire. E figuriamoci, poi, se nei giorni caldi delle celebrazioni a Milano per l’anniversario della morte di Sergio Ramelli, lo studente di destra ucciso dai compagni, e della ricorrenza della scomparsa di Benito Mussolini. A dare la stura alle polemiche il Comitato di redazione della redazione Emiliana della Rai. In una nota la rappresentanza sindacale della Tgr dell’Emilia-Romagna “si dissocia dai contenuti dai servizi sulle celebrazioni di Predappio (luogo dove è sepolto Mussolini e dove, ogni anno, si ritrovano i nostalgici del ventennio). La Rai Servizio Pubblico trova il suo fondamento nel Contratto di Servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista. Pertanto non è ammissibile qualunque servizio che esca da questa cornice o, peggio, un’assurda presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo. Il CdR precisa che la messa in onda dei servizi è stata decisa dal caporedattore”. Una presa di distanza così netta non si registrava da tempo, a dire il vero. Tanto netta da esser quasi sospetta. Al di là del contenuto, però, conta la sostanza. Tant’è che l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha subito fatto scattare la verifica interna, e rigorosa, sulla vicenda che vede interessata la Tgr dell'Emilia Romagna per il servizio sulla commemorazione di Mussolini a Predappio trasmesso nell'edizione di ieri delle 19,30. Salini, dapprima, ha visionato il servizio andato in onda ed ha quindi richiesto una relazione al direttore della Tgr, Alessandro Casarin, sui tempi, modalità e contenuti del servizio tv. Da rilevare che già questa mattina lo stesso Casarin si era dissociato dall’operato della Tgr dell'Emilia Romagna, ritenendola non consona con la linea editoriale della testata, ed aveva preannunciato che d'intesa con l'azienda sarebbe stati fatti gli opportuni passi. e anche il comitato di redazione della Tgr emiliana si era dissociata dalla decisione del caporedattore della sede bolognese di far realizzare e mandare in onda il servizio su Predappio. Alla tempestività di Salini ha fatto da contraltare il silenzio del Presidente della Rai, Marcello Foa, al quale, forse, certi servizi non sono così sgraditi. E disturbare gli alleati della Lega non è certo la cosa migliore da fare nel pieno della campagna elettorale per le europee.


di Alberto Milani

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