L’effetto elettorale sulla Rai è già arrivato a destinazione. Con lo spoglio appena terminato e le urne ancora calde, viale Mazzini si è affrettato a far sapere che quest’anno la tradizionale presentazione dei palinsesti autunnali della tv pubblica, quelli da cui dipendono gli investimenti pubblicitari, ci sarà solo a Milano nell’area del Portello, ex sede della Fiera. Rispetto al passato non ci sarà, infatti, la tradizionale replica romana, per l'importante appuntamento destinato agli investitori pubblicitari e alla stampa. Dunque tutto solo a Milano il prossimo 9 luglio. Un chiaro segnale della salvinizzazione della Rai. La quale, dopo aver letto i risultati delle europee, ha anche formalizzato il passaggio di Fabio Fazio da Rai Uno a Rai due. Il conduttore di Che tempo che fa ha visto ha visto a Milano, in un incontro giudicato molto positivo, il direttore della seconda rete Carlo Freccero, che si è sempre detto disponibile ad accogliere lo showman. Sul tavolo c’è già un piano di lavoro per la prossima stagione, che prevede, tra l’altro la possibilità che il programma abbia anche un'anteprima nel preserale. Tutto ciò, ovviamente, fa piazza pulita dei presunti contatti che Fazio avrebbe avuto con altre emittenti, che non ci sono mai stati. Il contratto faraonico di Fabio è insostenibile per tutti e la Rai, per non pagare le penali, è costretta ad onorarlo sino in fondo. In questo modo comunque la Rai Uno a trazione leghista, guidata dal direttore Teresa De Santis, avrà modo di consegnare la domenica sera, con molta probabilità, a Massimo Giletti che vuole tornare in Rai, essendo entrato nelle grazie del vice premier Matteo Salvini. Certo, la certezza che il conduttore lascia La7 ancora non c’è, visto che Cairo sta rilanciando l’offerta mettendo sul piatto soldi e mezzi per dare a Non è L’Arena la struttura necessaria per competere con la concorrenza. La partita comunque è aperta.
di Alberto Milani
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