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L'incontenibile ascesa di Paola Donnini


È tempo di nomine e di rinnovamento in #Rai. Si sa che condurre un programma televisivo non è semplice, ma soprattutto non può farlo chiunque. Dopo il flop di Anniventi - che già dal nome nasce male in un tentativo poco felice di scimmiottare da destra il famosissimo e ben riuscito Annozero di santoriana memoria - qualcuno nel servizio pubblico si sta ponendo il problema di come fronteggiare la concorrrenza di La7 e Mediaset, tantopiù che nei corridoi si vocifera dell'arrivo di un altro volto tv che funziona bene assai. I volti tv del piccolo schermo negli anni sono sempre stati una scommessa che è andata oltre la lottizzazione. E anche quest’anno, proprio alla vigilia del via libera ai palinsesti invernali delle reti nazionali, oltre a molte conferme dei programmi televisivi già consolidati sulle reti ammiraglie, a quanto pare si preannunciano importanti novità e una serie di volti nuovi nella conduzione dei prossimi format, che dovrebbero rinnovare i palinsesti televisivi.



Tra i nomi in pole position ci sarebbe anche la giornalista Paola Donnini, già volto noto del sabato sera di un talk show di politica e attualità "Parole di donna" su Lazio TV. La Donnini ricorda molto la Gruber degli anni del tg1, anche lei donna del Nord, rigorosa e determinata, seria e disciplinata, con una dizione precisa, una conduzione dal piglio frizzante che incolla il telespettatore allo schermo. Attraente, fa presa sul pubblico, anche su quello femminile: garbata, mai sopra le righe, si è rivelata anche grazie al considerevole incremento degli ascolti, una professionista capace e preparata.

Che sia una altra temibile concorrente - anche grazie alla incapacità della Rai di darsi una governance credibile e capace di ben scegliere- ai volti Rai?


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