Si d’accordo, la Lega ha formalmente depositato la risoluzione per tagliare gli stipendi dei dirigenti e degli artisti della Rai. Il testo impegna la Rai, “entro tre mesi”, a verificare gli stipendi dei dirigenti non giornalisti per “eliminare sperequazioni retributive”, con la possibilità anche di porre termine ad alcuni contratti. Per quanto riguarda gli artisti, si impegna la Rai a fissare un "tetto retributivo" e prevedere una parte di retribuzione variabile rapportata agli ascolti e alla pubblicità. Insomma, tutto mirato sul caso Fazio contro il quale la Lega, in particolare Matteo Salvini, ha deciso di lanciare una vera e propria crociata. Come se il conduttore fosse il vero problema della Rai. E non la gestione della Tv. Per capirlo basta leggere i dati di ascolto. Secondo un report interno alla Rai, nel periodo gennaio-aprile 2019 “il Gruppo Rai è lievemente in calo rispetto ai risultati del 2018 sia sull’intera giornata (36,9% share, -0,2 punti) che sulla prima serata (37,7% share, -0,3 punti) dove il calo di RaiUno è parzialmente bilanciato dalle crescite di Rai2 e Rai3”. Insomma, la Rai del cambiamento sta cambiando, ma i peggio,. Ecco perché Salvini, e la Lega, attaccano Fazio, scordandosi che a gestire Rai Uno c’è la leghista, con un passato al Manifesto, Teresa De Santis, Come distrarre il pubblico sapendo bene perché…
di Alberto Milani
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