In Rai, per ora, è tutto fermo. Talmente immobile da far venire la noia anche al cavallo morente di Viale Mazzini. La tivù pubblica è come paralizzata dalle paure dell’amministratore delegato, Fabrizio Salini, che non firma le nomine dei vicedirettori di rete, senza i quali si arriverà a una definitiva paralisi. Il manager va dicendo in giro che deve aspettare l’esito delle elezioni europee e poi la totale riorganizzazione delle stesse reti per cui della questione se ne riparlerà non prima di ottobre. Il presidente, Marcello Foa, però, lavora alacremente alla messa a punto delle griglie con i nomi da piazzare qua e là. In questa lista ci sarebbero nomi eccellenti e tra questi si parla del capo del Personale Luciano Flussi, potentissimo numero due dell’azienda nell’epoca della direzione generale di Mario Orfeo. Al suo posto a capo del Personale si parla di Antonio D’Avino, un dirigente di lungo corso, con lo stesso orientamento politico. Nel gioco dei palleggiamenti e dei bilanciamenti il Pd, by Orfeo, non vuol perdere il grip sulle caselle che contano. Felice Ventura, attuale responsabile della direzione acquisti, dovrebbe andare ad occupare la strategica poltrona delle risorse umane e organizzazione. Per quanto riguarda Rai Uno, il pacchetto dei vice, altra partita strategica, dovrebbe essere composto dal volto noto di Franco di Mare, al posto di Ludovico Di Meo. Maria Teresa Fiore, “uomo” di fiducia di Gasparri, amica di Teresa De Santis e vicina anche a Tiramani, segretario della Lega in vigilanza dovrebbe essere la quota femminile dell’operazione, mentre Milo Infante, conduttore di vari programmi e uomo Rai di grande esperienza, è fortemente voluto dalla Lega per controllare la Rete. L’attuale direttore di Rai Uno, Teresa De Santis, avrebbe voluto anche la conferma di Franco Argenziano, ma difficilmente la otterrà. E sempre in tema di rete ammiraglia Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, continua a insistere perché venga promosso un suo oggi fedelissimo (all’epoca uomo di Italo Bocchino e Gianfranco Fini), Angelo Mellone, capo struttura del Day time da cui dipendono programmi di punta come Linea Verde, Linea Blu e Linea Bianca. Tutte trasmissioni che fanno una discreta audience, ma su cui l’AgCom ha acceso un faro per via dei fittissimi rapporti con le amministrazioni comunali che collaborano alla loro realizzazione. Per quanto riguarda Rai Due, Carlo Freccero, non trapelano voci mentre la squadra di Stefano Coletta a Rai Tre dovrebbe essere confermata interamente, salvo un contratto che scadrà a breve.
di Alberto Milani
Comentários