Milano: «Con l’attuale candidato difficile battere Sala»
Covid: «Serve introdurre sanzioni per i non vaccinati»
Erede di Berlusconi: «Oggi non vedo nessuno. Chi poteva prendere il posto del cavaliere è stato fatto scappare»
Maurizio Paniz, storico deputato e più di un semplice riferimento per il centrodestra nazionale, boccia le candidature per le amministrative sia a Milano che a Roma, dove ritiene che bisognava convincere Bertolaso e non accettare chi si è autoproposto come Michetti. Il noto avvocato si dichiara anche contrario alla federazione tra Forza Italia e Lega, così come non vede di buon occhio il partito di Toti-Brugnaro, che ritiene non abbia profili in grado di essere riconosciuti a livello nazionale. Chi poteva prendere il testimone, a suo parere, negli anni «è stato fatto scappare».
Paniz è favorevole alla fusione tra Lega e Forza Italia?
«No. Ci sono due spiriti diversi all’interno dei due partiti. Forza Italia è molto più aperta rispetto a determinate problematiche, al contrario della Lega che è molto più rigida».
Ritiene, invece, ancora possibile un partito moderato alternativo sia ai sovranisti che alla sinistra?
«Sicuramente sì! E’ questa la strada da percorrere».
Cosa ne pensa del neonato partito fondato da Toti e Brugnaro?
«Mi pare che manca una leadership di carattere nazionale, aspetto che certamente non può essere sottovalutato».
Per quanto riguarda il futuro di Forza Italia, per il dopo Berlusconi chi ritiene possa prendere le redini del centrodestra?
«Nessuno di quelli che sono attualmente in campo. C’erano molti che avrebbero potuto farlo, ma purtroppo sono stati tutti estromessi nel corso degli anni. Quelli che sono rimasti non hanno lo spessore per poter reggere il confronto a livello nazionale. Al momento, quindi, non vedo alcun profilo in grado di prendere il testimone».
Il prossimo appuntamento sono le amministrative, cosa ne pensa del candidato Michetti?
«Mi pare molto scadente».
Quale poteva essere, invece, una candidatura nella capitale, a suo parere, vincente?
«Guido Bertolaso avrebbe potuto fare certamente bene. Occorrono personalità di rilievo che siano conosciute su tutto il territorio nazionale. Bisogna andarle a cercare e soprattutto convincerle. Questo è lo sforzo che doveva essere fatto, non prendere chi si propone».
Per quanto riguarda Milano, è possibile battere l’uscente Sala?
«E’ molto difficile con il candidato oggi in campo».
Un fronte su cui è possibile ricompattare la coalizione potrebbe essere quello della giustizia, sosterrà i referendum?
«Sicuramente sì! I referendum sono importanti sul piano mediatico e su quello dell’immagine. Per quanto riguarda il sostanziale rappresentano uno degli obiettivi che il popolo italiano ha in questo momento, soprattutto per coloro che operano oggi nel settore della giustizia».
Cosa ne pensa invece della politica adottata dal centrodestra rispetto al green pass. La condivide, a partire da quella del suo governatore?
«Sarei ancora più rigido. A mio parere, deve essere obbligatoria la vaccinazione e addirittura con sanzioni per chi non la fa. Non può essere consentito a chi ha contatti con l’esterno e con altre persone di non essere vaccinato. Tutti dovrebbero avere il green pass».
Di Edoardo Sirignano
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