“Democrazia Liberale ha preso atto con soddisfazione delle decisioni della Consulta in ordine ai quesiti referendari che, dopo il vaglio di ammissibilità, sono stati correttamente depurati da quello sull’art. 579 c. p. (sin dall’origine chiaramente inammissibile, non vertendo sull’eutanasia ma sull’omicidio del consenziente, ancorché in bonis) e da quello sulla libera coltivazione della cannabis (erroneamente formulato e la cui ammissibilità, nei termini proposti, contrastava con precisi obblighi internazionali).
Spiace soltanto che non sia stato ammesso il quesito sulla responsabilità diretta dei magistrati per dolo o colpa grave, che era stato già oggetto del referendum del 1987, allora promosso liberali, radicali e socialisti, approvato a larga maggioranza dagli italiani e poi sostanzialmente tradito dal Parlamento con l’approvazione della Legge 117 del 1988 che ha invece introdotto il sistema della responsabilità diretta dello Stato, salvo rivalsa poi raramente esercitata nei confronti dei magistrati responsabili.
Al netto di tutto ciò, Democrazia Liberale si ritiene impegnata a sostenere tutti i referendum dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale e auspica che essi possano tenersi in concomitanza con le elezioni amministrative della prossima primavera, in modo da favorire una larga partecipazione popolare al voto”.
lo dichiarano Enzo Palumbo e Marco Montecchi di Democrazia Liberale.
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