"E’ evidente che Pittelli ha fatto di tutto perché la sua lettera al ministro Mara Carfagna fosse aperta e pubblica, non una missiva clandestina inviata attraverso percorsi riservati o occulti. Egli infatti ha inviato la lettera alla ministra per raccomandata con ricevuta di ritorno inviata agli uffici della Camera.
Quella di Pittelli e’ una sorta di lettera aperta nella quale egli ha voluto manifestare la sua disperazione. Se avesse voluto perseguire chissà quali trame, non avrebbe certo seguito questo percorso così trasparente ed esposto. Di conseguenza e’ semplicemente indegno che la magistratura inquirente calabrese lo abbia nuovamente incarcerato per avere inviato una lettera a un ministro e a un parlamentare. E’ evidente che c’è’ una sorta di complesso egiziano (ci riferiamo all’arresto di Zaki) che esercita un perverso fascino sulla magistratura inquirente calabrese. Ancora una volta ringraziamo il Presidente Napolitano che a suo tempo blocco’ Renzi - che allora era nella sua fase populistico rottamatoria giustizialista successivamente superata - che per questo aveva proposto Gratteri come ministro di Grazia e Giustizia."
Lo dichiara oggi, 10 dicembre 2021 a Roma, Fabrizio Cicchitto, Presidente ReL.
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